Apertura delle scuole: delusione in Toscana

Lega Salvini Firenze: “Auspichiamo il completo ritorno in presenza”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 aprile 2021 21:58
Apertura delle scuole: delusione in Toscana

Firenze, 21 aprile 2021- “Sulle aperture delle scuole in presenza fino a giugno la Toscana passa dal piacere di essere apripista alla delusione di aprire il meno possibile. Siamo passati dall'essere la regione modello per il coraggio dimostrato a gennaio ad ipotizzare meno aperture rispetto al minimo consentito dal nuovo decreto" ha dichiarato in un'intervista rilasciata al programma "Parliamoci chiaro" su Lady Radio Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino di Italia Viva.

"È deludente vedere come la nostra regione creda fino ad un certo punto nel percorso educativo e nel motto “prima i ragazzi”. Mentre il decreto, che uscirà il 26 aprile, parla di scuola in presenza tra il 60% e il 100% nelle zone arancioni e gialle, la Toscana sta pensando di mantenere le riaperture degli istituti al 50%, meno del minimo consentito.

Io, invece, credo e chiedo che la Toscana sia coraggiosa sulle lezioni in presenza, perché davanti ad un video non è scuola. Lo deve ai suoi ragazzi e alla loro formazione.

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Giani lasci almeno autonomia ai dirigenti scolastici. Non tutti gli istituti, infatti, sono uguali, non tutti hanno spazi inadeguati e problemi di distanziamento. Non tutti i territori, inoltre, sono gli stessi e non tutti hanno problemi di trasporti. Nel caso, poi, ci fossero queste ultime difficoltà, chiedo al presidente di incrementare fondi sul tpl in modo tale da poter garantire lo spostamento, in sicurezza, sia per i pendolari che per gli studenti" ha continuato il deputato.

"A passare da coraggiosi a ignavi, tanto per ricordare Dante, è un attimo. Dalla Toscana mi aspetto molto di più, mi aspetto coraggio ed urgenti investimenti" ha concluso Toccafondi.

“DAD, parola sconosciuta fino a poco tempo fa, è oggi termine ingombrante nelle vite di studenti, - dichiara il Consigliere Comunale Andrea Asciuti della Lega – insegnanti e familiari, un termine che ha cambiato radicalmente le vite di tanti. Come insegnante ho il dovere morale di evidenziare il fallimento della didattica a distanza, nonché il danno che arreca. Come sottolineato dal Presidente dell'ordine degli psicologi Dott. David Lazzari - durante una audizione al Senato in commissione Igiene e Sanità – tra gli studenti i disturbi psicologici sono aumentati del 24%: stati ansiosi o depressivi che si manifestano con sbalzi d'umore (dalla tristezza all'irritabilità), disinteresse, distrazione, perdita di concentrazione, noia, e, nelle forme più gravi, arrivando a gesti di autolesionismo, attacchi di panico o pensieri di suicidio.

Abbiamo costretto i ragazzi a stare immobili per ore davanti a computer o tablet, per più di un anno abbiamo rubato loro la gioia di stare e giocare insieme, la gioia di praticare lo sport”.

“Per quanto riguarda la mia esperienza diretta come insegnante di scuola media - continua - posso rilevare che la Dad è stata inutile, nel senso che non ha motivato di più gli studenti: quelli studiosi, alla fine della "chiusura", soprattutto l'anno scorso, hanno mostrato livelli di stress molto alti, quelli svogliati sono rimasti disinteressati, disattivando telecamera e microfono. Noi docenti ci siano ritrovati in una situazione inedita, abbiamo dovuto maneggiare una lavagna multimediale, la webcam, il microfono, con la connessione internet che oscillava, spariva, interrompendo la lezione. Anche noi insegnanti ne abbiamo sofferto psichicamente: stress, nausea, confusione, insonnia”.

“Come docente – conclude Asciuti – e consigliere comunale auspico, quindi, un ritorno celere alla didattica in presenza. Perché non seguire l'esempio dei dirigenti di Google che, dopo essersi conto che il lavoro in presenza è di qualità superiore, hanno invitato i propri dipendenti a ritornare negli uffici?”.

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