Aperte le richieste di contributo affitti per l’emergenza Coronavirus

I bandi comunali contano su risorse stanziate dalla Regione Toscana. Gli assessori del Comune di Arezzo Nisini e Tanti: "Calcoli sbagliati". La replica di Ceccarelli: "Niente da chiarire"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 aprile 2020 14:19
Aperte le richieste di contributo affitti per l’emergenza Coronavirus

Mentre i fondi stanziati dal Governo per l’erogazione dei buoni spesa sono esauriti quasi ovunque in Toscana, sono aperte le domande per accedere ai contributi stanziati dalla Regione Toscana a sostegno del pagamento del canone di locazione da parte di famiglie in difficoltà economiche a seguito dell’emergenza Covid-19.

Il contributo straordinario può essere richiesto da coloro che sono in possesso di specifici requisiti, tra i quali, residenza nel comune, valore Ise fino a 28.684,36 euro, diminuzione del reddito del nucleo familiare in misura non inferiore al 30% per cause riconducibili all’emergenza epidemiologica in corso rispetto alle corrispondenti mensilità del 2019, titolarità di un regolare contratto di locazione a uso abitativo. Il bando e la relativa domanda di partecipazione possono essere scaricati per via telematica dal sito del comune oppure possono essere ritirati al palazzo comunale, pur nel rispetto della distanza di sicurezza e l'utilizzo di guanti e mascherine.

“I contributi messi a disposizione dalla Regione Toscana per integrare il pagamento del canone di locazione in questo periodo straordinario - afferma il sindaco di Castelnuovo Berardenga, Fabrizio Nepi - sono un ulteriore supporto per famiglie che stanno vivendo situazioni di difficoltà economiche a seguito dell’emergenza Covid-19 e il Comune castelnovino si è immediatamente attivato, nel rispetto delle direttive regionali, per dare concretezza a questa misura nel più breve tempo possibile. Accanto a questo, continuano i servizi promossi dall’amministrazione comunale grazie al prezioso contributo delle associazioni locali, per aiutare chi ha bisogno e superare tutti insieme questa emergenza sanitaria, sociale ed economica”.

Sul sostegno ai canoni di locazione, si scatena però la polemica, che parte dal Comune di Arezzo, amministrato da una giunta di Centrodestra. “I casi sono due: o l'assessore Vincenzo Ceccarelli parla senza sapere oppure la sua è soltanto una posizione politica strumentale, una difesa d'ufficio della giunta regionale. In entrambi i casi, i fatti e i numeri gli danno torto”. Gli assessori Tiziana Nisini e Lucia Tanti ribadiscono la posizione del Comune di Arezzo sulla questione delle misure di sostegno al pagamento dei canoni di locazione, legate all'emergenza covid-19 e finanziate in parte dalla Regione Toscana.

Si tratta di fondi destinati a lavoratori autonomi o dipendenti che abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro. I comuni capoluogo e ad alta densità abitativa possono integrare queste misure straordinarie con i residui non utilizzati del fondo nazionale morosità. “Secondo la tabella predisposta dalla Regione – spiegano Nisini e Tanti – il Comune di Arezzo avrebbe a disposizione 373.914 euro di risorse libere più 200.000 euro di residuo morosità destinato al contributo per canoni di locazione 2020.

Il calcolo è sbagliato. Già dal 2 aprile gli uffici hanno segnalato che il Comune ha destinato 200.000 euro al contributo affitti: la somma quindi di 373.914 euro più 200.000 è completamente sballata, a meno che la Regione non stia per liquidarci altri 200.000 euro per questa misura, raggiungendo la cifra promessa di mezzo milione che altrimenti risulterebbe farlocca. Sono state chieste spiegazioni alla Regione, compresa la rettifica alla tabella degli importi predisposti per i comuni capoluogo toscani.

A oggi non è arrivata alcuna risposta. In base a questo, risulta evidente che le polemiche inutili e sterili non partono da qui. Rassicuriamo Ceccarelli sul fatto che il Comune di Arezzo, come sempre del resto, metterà a disposizione dei suoi cittadini tutte le risorse disponibili, soprattutto in un periodo di emergenza come questa. E lo farà in modo celere e tempestivo, non appena il suo assessorato riuscirà a portare a termine il compito che avrebbe dovuto assolvere da subito: fornire ai comuni cifre chiare e senza ambiguità.

Questo è il problema vero, Ceccarelli lo risolva”.

"Riguardo al bando per il contributo straordinario all'affitto previsto dalla Regione per l'emergenza Coronavirus, sono di nuovo costretto a ripetere alle due assessore di Arezzo che non c'è niente da chiarire e che ogni giorno perso in polemiche è un danno in più per le famiglie in difficoltà, che lo attendono. La Regione Toscana, con una delibera da me proposta, ha creato le condizioni perché i Comuni potesse utilizzare da subito, e concentrandole in tre mesi, le risorse che la Regione gli aveva già trasferito, sia che fossero residui del Fondo morosità incolpevole non utilizzati nel 2019, sia che fossero nuovi trasferimenti, effettuati con decreto del 5 marzo scorso. "Le cifre a cui fa riferimento il Comune di Arezzo nelle dichiarazioni alla stampa - ribatte Ceccarelli - sono quelle che erano state comunicate ai nostri uffici in occasione dell’ultima relazione fatta al Ministero, ma se le cifre sono cambiate, magari perché il comune di Arezzo nel frattempo ha già speso una parte di quelle risorse, non esiste alcun problema.

Come ho tentato di spiegare in precedenza – e come hanno spiegato i nostri uffici ai tecnici comunali - il Comune non deve perdere altro tempo in polemiche, bensì fare quello che hanno già fatto molto altri Comuni della Toscana, ovvero pubblicare il bando rivolto alle famiglie più bisognose. Ogni giorno perso è un danno per chi attende il contributo. Ovviamente, a conclusione del bando, sarà redatta una graduatoria che sarà soddisfatta fino a che lo consentiranno con le risorse attualmente disponibili, quali che siano, e successivamente integrata quando avremo dal Governo le altre risorse promesse, che verranno equamente ripartite tra tutti i Comuni toscani, con priorità a quelli ad alta tensione abitativa, come Arezzo". "Per evitare che l'amministrazione comunale perda altro tempo - conclude Ceccarelli - gli farò inviare dai miei uffici una copia del bando tipo, messo a punto con Anci e già pubblicato dalla gran parte dei comuni toscani.

Forse utilizzando quello potranno velocizzare le procedure".

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