Antiabusivismo commerciale: 2.600 articoli sequestrati dalla Polizia Municipale

Il Reparto Antidegrado nel quadrilatero romano, in via Ricasoli e lungarno Archibusieri. Acquista merce senza fattura: l’auto è stata fermata durante un controllo in via Pratese. Gli agenti sono risaliti al magazzino all’Osmannoro. Segnalazione trasmessa alla Guardia di Finanza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 agosto 2018 12:39
Antiabusivismo commerciale: 2.600 articoli sequestrati dalla Polizia Municipale

Continua l’attività della Polizia Municipale mirata al contrasto del commercio abusivo in centro. Durante la scorsa settimana gli agenti del Reparto Antidegrado sono intervenuti in particolar modo in via Tornabuoni, via Ricasoli, lungarno Archibusieri, Ponte Vecchio e piazza Duomo: 95 le operazioni effettuati con 2.632 oggetti sequestrati. Nella stragrande maggioranza dei casi i venditori sono fuggiti abbandonando la merce, per sei di loro è invece scattata la maxi sanzione da 5.000 euro per violazione della legge regionale sul commercio. Gli agenti hanno sequestrato loro 222 oggetti, prevalentemente braccialetti, statuine, palline antistress e stampe.

Fermano un’auto per un normale controllo e si accorgono che è stipata di articoli di pelletteria trasportata però dal conducente senza nessun documento fiscale. Scattano quindi gli accertamenti che hanno portato la Polizia Municipale ad un magazzino che sarà segnalato alla Guardia di Finanza. È accaduto ieri mattina. Una pattuglia del distaccamento di di Rifredi impegnati nei controlli di rito hanno fermato in via Pratese una Peugeot 208. Alla guida un 28enne originario del Senegal.

Durante i controlli gli agenti hanno notato che la vettura era carica di articoli di pelletteria (borse e portafogli). Merce che, ha spiegato il conducente, aveva acquistato per spedirli in Senegal. La merce, non contraffatta, non era accompagnata da nessun documento fiscale (bolla e/o fattura) ed era stata acquistata poco prima in un magazzino dell'Osmannoro. La pattuglia ha quindi effettuato un sopralluogo sul posto dove hanno trovato solo una commessa. Da una verifica sulla merce è arrivata l’ulteriore conferma che gli articoli erano stati acquistati proprio in quel magazzino, gestito da cittadini cinesi.

Gli agenti hanno quindi acquisito gli estremi fiscali della società che saranno trasmessi alla Guardia di Finanza con la segnalazione di quanto avvenuto.

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