Animali selvatici, blitz agricoltori toscani al Duomo

Coldiretti parla di "situazione insostenibile". Centinaia di trattori in arrivo sul Lungarno Aldo Moro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 agosto 2016 17:33
Animali selvatici, blitz agricoltori toscani al Duomo

Sarà presentato a Firenze il Dossier Coldiretti sul moltiplicarsi dei danni provocati da nutrie, corvi, cinghiali ed altri animali e le proposte concrete per garantire la sopravvivenza delle aziende agricole e la sicurezza dei cittadini, nel rispetto della natura."Non è stato mai così alto in Italia l’allarme per l’invasione degli animali selvatici che distruggono i raccolti agricoli, sterminano greggi e animali allevati, causano incidenti stradali nelle campagne ma anche all’interno delle città con pericoli concreti per gli agricoltori ed i cittadini" così dichiara la Coldiretti che si mobilita martedì 2 agosto alle ore 9,00 con migliaia di agricoltori che lasciano le campagne per raggiungere piazza Duomo a Firenze scelta perché è la regione che subisce i danni più gravi da animali selvatici come dimostra l’esposizione che sarà realizzata per l’occasione con la top ten delle specialità alimentari distrutte. 

Previsto l’arrivo di centinaia di trattori sul Lungarno Aldo Moro con la presenza del Presidente Nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo e l’annuncio di azioni eclatanti.L’obiettivo è "denunciare nel pieno della stagione turistica una situazione insostenibile che sta provocando l’abbandono delle aree interne, con problemi sociali, economici e ambientali con inevitabili riflessi sul paesaggio e sui prodotti tipici che rappresentano uno degli elementi principali di attrattività della vacanza Made in Italy". Intanto dalla Cia Toscana intanto arriva una proposta in cinque mosse per uscire dallo stallo in cui è ferma la Legge obiettivo della Regione Toscana "Dopo quasi sei mesi dalla sua approvazione, la situazione è molto preoccupante – dichiara il Presidente Cia Toscana Luca Brunelli – Nonostante gli indubbi sforzi della Regione Toscana a dell’Assessore Marco Remaschi, soprattutto sull’avvio della caccia di selezione, l’attuazione della Legge obiettivo è una vera corsa ad ostacoli, che in parte sono oggettivi, in parte derivano da alcune incertezze decisionali, ma troppo spesso portano il nome e cognome di chi non aspetta altro che il fallimento della Legge".

Per uscire dallo stallo la Cia Toscana propone di “prendere il cinghiale per le zanne” con cinque azioni immediate: Superare lo stallo degli ATC, dando subito piena legittimità di governo degli ambiti agli amministratori. Accelerare nel frattempo la ridefinizione degli ATC, mantenendo l’impianto della Legge di riordino, coniugato con il riconoscimento, per alcune aree, del criterio di omogeneità territoriale; potenziare le attività di controllo previste dall’Art.

37 della Legge Regionale 3/94, superando le lungaggini procedurali che ne rendono difficile l’attuazione; concludere il percorso di definizione delle aree non vocate, che debbono comprendere, come prevede la Legge, tutti i territori agricoli potenzialmente a rischio di danni; proseguire l’azione di allargamento della caccia di selezione, indispensabile strumento da affiancare alla caccia programmata ed agli interventi di controllo; intervenire con decisione per garantire agli agricoltori il giusto risarcimento dei danni.

"Non si tratta di calamità naturale, ma di emergenza istituzionale! – conclude Brunelli – La Regione Toscana deve trovare la forza e la determinazione necessarie per riprendere il controllo del territorio. Noi agricoltori saremo al fianco delle Istituzioni, se sapranno operare per la salvaguardia dell’ambiente e dell’agricoltura".

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