Amministrative a Firenze, campagna elettorale in attesa del confronto pubblico

Avversari PD puntano al Ballottaggio, Nardella risponde: "Resteranno delusi"

Antonio
Antonio Lenoci
02 maggio 2014 17:01
Amministrative a Firenze, campagna elettorale in attesa del confronto pubblico

A Firenze in scena la campagna elettorale del "Tutti contro Nardella, 9 contro 1" l'ipotetico slogan è lo stesso Dario Nardella a proporlo attraverso Facebook e le reazioni non tardano ad arrivare. Chiesto un confronto, subito, in tv o in piazza, è uguale.

"Il loro obiettivo è andare al ballottaggio - scrive il candidato sindaco, vicesindaco reggente di Firenze - il mio è vincere. Basta alla vecchia politica di chi vuole andare al ballottaggio per avere un posto in giunta o in consiglio. È arrivato il momento di dire che la scelta è tra chi vuole continuare il lavoro positivo di questi 5 anni e chi invece vuole tornare a dire no a tutto, senza però uno straccio di progetto in mano. Rimarranno tutti delusi: non farò accordi e accordicchi con chi si è candidato contro il nostro progetto e le nostre idee. Spero che i fiorentini sappiano distinguere".

Il 25 maggio si avvicina e la campagna elettorale entra nel vivo sotto l'ombra preoccupante degli atti vandalici compiuti ai danni di alcune sedi di partito. Da una parte il candidato favorito che mette a segno in questi giorni anche buona parte del lavoro compiuto dal predecessore Matteo Renzi. Ricordiamo che proprio Renzi nel discorso di commiato ha accennato alle "Tante inaugurazioni che ci eravamo tenute per la fine del mandato" e che sono finite in dote al suo vice.

Troppo facile così? Nardella ha risposto a questa domanda: "Su di me gravano diverse responsabilità. E' ben diverso dedicarsi solo alla campagna elettorale e doversi, invece, occupare dei problemi della città". C'è chi continua ad imputare al reggente le mancate dimissioni da parlamentare: "Prende due stipendi?" ci hanno scritto i lettori di Nove. I tempi tecnici si sono risolti, l'8 maggio è la data destinata alla votazione alla Camera dei Deputati. "Non voglio il paracadute" ha detto Nardella alla vigilia delle Primarie del Partito Democratico.

Marco Stella, candidato sindaco per Forza Italia ha ricevuto il messaggio del suo avversario: "Nardella stai sereno che non vinci. Suona strano che uno nato a Torre del Greco, e imposto da Roma, si arroga il diritto di dire che Firenze è sua. Un atteggiamento irrispettoso nei confronti della città e dei fiorentini. Per quanto riguarda il confronto, non contano le parole ma i fatti: se vuole veramente confrontarsi lo faccia e non lo rimandi di continuo".

“Caro Dario - risponde la candidata Cristina Scaletti - non sentirti più importante degli altri candidati: se c'è la necessità di un confronto con te è perché porti sulle spalle la responsabilità delle cose non fatte o fatte male in questi cinque anni: dall'aeroporto alla tramvia, dalla movida alla difesa del nostro tessuto culturale, commerciale, economico e turistico. Della supposta visibilità che mi potresti dare, caro Dario, francamente me ne infischio.  Un confronto a due, a cinque o a dieci. Non importa dove. Un confronto in tv o in piazza, è indifferente, purché si faccia. Perché la strategia della promessa la conosciamo bene”.

Il ring è pronto, manca veramente poco ed ogni giorno riserva occasioni per scontrarsi sull'attualità. Tra un aperitivo, il taglio di un nastro, il giro in un mercato e la presentazione di liste e relativi candidati potrebbe prendere corpo anche una affascinante discussione su Firenze. Non disperiamo.

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