Amianto a Scuola, esposto dei genitori alla Procura di Firenze

L'Osservatorio Nazionale Amianto denuncia i fatti alla Procura della Repubblica di Firenze e chiede giustizia.

Antonio
Antonio Lenoci
04 marzo 2015 19:05
Amianto a Scuola, esposto dei genitori alla Procura di Firenze

Nella scuola costruita con l’amianto è vietato correre e sbattere la porta: così all’Istituto Tecnico Leonardo Da Vinci di Firenze, il preside pone precisi divieti, salvo poi ricordare in televisione su La7 a "L'Aria che Tira" che "La proprietà è del Comune di Firenze" e che "la soluzione sarebbe abbattere tutto e ricostruire".Stessa soluzione paventata ma mai attuata in un rimpallo di responsabilità e competenze tra Provincia e Comune che per gli attuali ed ex 5 Stelle a Firenze resta ancora da risolvere. L’Osservatorio Nazionale sull'Amianto con sede a Roma è la onlus intervenuta sul caso fiorentino: "Questo stato di cose non è condiviso dal Comitato delle Mamme degli scolari esposti all’amianto aderenti all’ONA Onlus, che con la Sig.ra Antonella Franchi, assistita dall’Avv.

Ezio Bonanni e dall’Avv. Saverio Rossi hanno esposto i fatti alla Procura della Repubblica di Firenze, e chiesto che siano adottate tutte le necessarie misure di cautela e di giustizia".Miriam Amato ex candidata sindaco a Firenze per il Movimento di Beppe Grillo ed oggi esponente di un nuovo Percorso Comune ha sollecitato l'interrogazione parlamentare depositata l'autunno 2014 alla Camera e seguita da altrettanti chiarimenti richiesti dal deputato PD Gelli ad inizio 2015.Anche i consiglieri Tommaso Grassi e Giacomo Trombi di Sel sono intervenuti in Palazzo Vecchio per proporre un piano di recupero e risanamento della struttura.

Spiega l'ONA in una nota: "L’amianto è un cancerogeno completo e purtroppo in Italia sono 2400 le scuole con presenza di amianto, e ancora a tutt’oggi si sono rivelate vane le promesse del Premier Renzi, che peraltro aveva proprio in casa sua l’esempio più enigmatico e paradigmatico di questa vicenda dell’amianto nel nostro Paese: 6mila morti ogni anno, di cui più di 1500 per il solo mesotelioma, questo è il bollettino di una guerra non dichiarata, di un genocidio nascosto e silenzioso".

Nei prossimi giorni, "il collegio difensivo formato dall’Avv. Ezio Bonanni, e dell’Avv. Saverio Rossi del Foro di Firenze, continuerà le indagini difensive, anche per avere eventuali riscontri epidemiologici circa i casi di patologie asbesto correlate tra coloro che hanno studiato presso l’Istituto tecnico Leonardo Da Vinci di Firenze" spiega ancora l’associazione ONA che annuncia la costituzione di parte civile in un eventuale procedimento.

"Si rivolge ancora una volta l’appello pubblico al Premier Renzi affinché passi dalle parole ai fatti ed inizi magari da quella Firenze che ha amministrato per molti anni prima come Presidente della Provincia e poi come Sindaco della città con diretta competenza proprio su questa scuola" conclude l'Osservatorio Nazionale.L'opera di abbattimento non è stata mai presa in considerazione negli ultimi anni, eppure di studenti ce ne sono stati parecchi fino a toccare quota 3mila, ma è tornata prepotentemente sotto i riflettori.

Sette milioni di euro il costo stimato dell'operazione che però a questo punto fa sorgere altre perplessità.Sarebbe davvero necessario ricostruire il prefabbricato? Adesso gli studenti iscritti all'interno della struttura sono molti meno rispetto al passato e l'area si presenta quasi "sproporzionata" rispetto all'uso che ne viene fatto quotidianamente.Non manca, tra studenti ed insegnanti, chi ravvisa in questa "sensibilità sopraggiunta" una preoccupazione: la possibile occasione per effettuare una razionalizzazione degli spazi che potrebbe comportare un abbattimento sì del Biennio, ma senza la necessità di una ricostruzione, se non addirittura l'ipotesi di un trasferimento in blocco. Per la proprietà si profilerebbe così nel medio termine anche una risistemazione logistica dello storico lotto compreso tra piazza Dalmazia, il Polo Universitario e la Stazione di Rifredi.

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