Altre due morti bianche in Toscana: sono 5 in 13 giorni

Oggi deceduti un operaio schiacciato da lastre di marmo e un agricoltore caduto da un albero. Domani sciopero di 8 ore

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 settembre 2021 15:53
Altre due morti bianche in Toscana: sono 5 in 13 giorni

Firenze – “Oggi dobbiamo registrare la terribile notizia di due altre persone morte mentre stavano lavorando. Un operaio schiacciato da due lastre di marmo a Pietrasanta e un agricoltore caduto da un albero in provincia di Arezzo. Ieri era morto un marittimo a Livorno, tranciato da un cavo. Qualche giorno fa un operaio era stato folgorato a San Gimignano e pochi giorni prima un operaio era affogato davanti al golfo di Follonica (26 agosto) colpito da una barca mentre era in immersione in un allevamento ittico. Dalla fine di agosto stiamo già contando 5 morti. È un elenco lungo, interminabile e inaccettabile e per fermare questa strage le parole non bastano più. Rischiano di essere vuota retorica rispetto a chi la mattina si sveglia per andare a lavorare e la sera non tornerà a casa dalla sua famiglia”. Così Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo appresa la notizia di due nuovi incidenti mortali sul lavoro.

“E’ per questo che - aggiunge Mazzeo - in accordo con il presidente della commissione Sanità del Consiglio, Enrico Sostegni, e nella convinzione di interpretare la volontà di tutta l’Assemblea legislativa senza alcuna distinzione di appartenenza politica, è stato deciso di convocare immediatamente in commissione i dirigenti responsabili dei servizi di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro delle Asl e gli assessori competenti in materia al fine di conoscere la situazione e di approntare tutte le azioni necessarie”.“Voglio a nome mio personale e di tutto il Consiglio regionale inviare le condoglianze alle famiglie delle vittime e ai loro compagni e compagne di lavoro” conclude Mazzeo.Condoglianze sono state espresse anche dal presidente Sostegni e da tutta la commissione Sanità che ha osservato un minuto di silenzio su richiesta del consigliere Francesco Gazzetti.

"Purtroppo - si legge in una nota FenealUil - FilcaCisl - FilleaCgilLucca e Massa Carrara - l’escalation degli infortuni gravi successi nelle cave a Carrara la scorsa settimana è culminata con un infortunio mortale in un piazzale di marmo in Versilia. Non è possibile andare avanti così! È giusto fermarsi tutti e riflettere. Trovare la forza di continuare a lavorare come se nulla fosse successo non è possibile.

Approfondimenti

PER QUESTO DOMANI GIOVEDI 9 SETTEMBRE PROCLAMIAMO 8 ORE DI SCIOPERO IN TUTTO IL DISTRETTO DEL MARMO APUOVERSILIESE.

Dopo un periodo positivo la situazione degli infortuni nel settore sta di nuovo precipitando, sicuramente stiamo di nuovo tutti sbagliando qualcosa. Noi vediamo troppi lavoratori fare 2/3 cose contemporaneamente e nei piazzali troppi operai a movimentare carichi pericolosi da soli. Secondo le OOSS è necessario vederci in faccia urgentemente tra datori di lavoro, lavoratori, sindacati, istituzioni e Ausl per trovare soluzioni".

“Ancora un infortunio mortale sul lavoro in Toscana, ancora nel settore lapideo a pochi giorni di distanza dal grave incidente avvenuto in una cava di marmo per il ribaltamento di un mezzo meccanico.” Così Lorenzo Sichei Responsabile Filca - Cisl Lucca - Massa Carrara. “Con lo sciopero di domani - prosegue - per tutto il distretto del marmo apuoversiliese vogliamo ribadire che non è possibile lasciare la vita sul posto di lavoro! Diventa inevitabile un approfondimento di certi avvenimenti che, a nostro giudizio devono partire da una maggiore e più efficace prevenzione.

Non c’è casualità in un infortunio sul lavoro, alla sua origine c’è sempre qualcosa che non ha funzionato, che poteva essere quindi evitato. Oltre alla formazione e addestramento dei lavoratori, occorre un sistema di controlli preventivi di vari livelli, istituzionale e aziendale. Per questo auspichiamo che si apra un tavolo di confronto istituzionale a livello territoriale che metta la dovuta luce su un problema che sta ormai ponendo seri problemi e che merita la dovuta attenzione e risposte concrete”.

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