Alloggi erp ristrutturati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze

Il sindaco Nardella: “Con questi appartamenti arriviamo a quota 535 alloggi consegnati da inizio mandato”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 febbraio 2017 16:24
Alloggi erp ristrutturati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze

Consegnate le chiavi di 2 dei 17 alloggi erp ristrutturati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di FirenzeIl sindaco Nardella: “Con questi appartamenti arriviamo a quota 535 alloggi consegnati da inizio mandato”

Consegnate stamani a due famiglie residenti nel comune di Firenze le chiavi di due dei 17 alloggi ristrutturati grazie al contributo della Fondazione che, lo scorso anno, ha stanziato 300.000 euro per il recupero di queste abitazioni di edilizia residenziale pubblica distribuite nei vari quartieri cittadini. La consegna è avvenuta in via dei Bassi 61/5 alla presenza del sindaco Dario Nardella e del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze Umberto Tombari, che nell’occasione ha annunciato lo stanziamento di altri 200.000 euro per la ristrutturazione di altri appartamenti per l’emergenza abitativa che saranno pronti entro l’estate.Alla cerimonia sono intervenuti anche l’assessore al Welfare Sara Funaro, il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni, il direttore di Casa spa Vincenzo Esposito e il presidente dalla Fondazione Comitato per le case ad uso degli indigenti di Firenze Giovanni Fossi.Le abitazioni, dotate di relativi certificati di conformità, sono state ristrutturate dalla Fondazione Comitato per le case ad uso degli indigenti di Firenze, che ha operato per conto della Fondazione CRF, nell’ambito di una convenzione stipulata tra Comune, Casa spa (gestore degli alloggi) e Fondazione CRF.

Si tratta di ambienti tutti di proprietà comunale che erano già in condizioni decorose ed hanno una superficie variabile dai 50 ai 110 metri quadrati. Sono stati rifatti gli impianti di luce, gas e riscaldamento, i bagni, l’angolo cottura della cucina e ridipinte le pareti. Le 17 abitazioni sono dislocate nei cinque quartieri e si trovano nelle seguenti strade: S. Martini, A. Canova, Attavante (due case), Massa, M. Minghetti, Isonzo, dell’Osteria, Marche, Accademia del Cimento (due case), Nave di Brozzi, dei Bassi, Rocca Tedalda (due case), Memmi e Argingrosso.“Vorrei ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze per l’enorme sensibilità dimostrata verso il bisogno di casa che c’è a Firenze e per regalare un sorriso a tante famiglie bisognose della nostra città - ha detto il sindaco Nardella -, che grazie al contributo della Fondazione riescono ad avere un tetto sotto il quale vivere.

Con questi due appartamenti arriviamo a quota 535 alloggi consegnati da inizio mandato. È un buon traguardo, ma non ci accontentiamo perché il nostro obiettivo è fare sempre di più e meglio”. “Il nostro piano casa è ambizioso e da qui alla fine del mandato contiamo di consegnare altrettanti alloggi alle persone in difficoltà, per le quali l’assegnazione di una casa rappresenta un punto di ripartenza - ha concluso il sindaco -. Il connubio pubblico e privato è fondamentale per garantire servizi di qualità e rispondere alle esigenze abitative dei nostri cittadini e proprio grazie alla collaborazione con i privati contiamo di portarlo a compimento entro giugno 2019”.

“Per noi consegnare la casa a una famiglia è una grande soddisfazione e una gioia immensa - ha detto l’assessore Funaro - perché abbiamo tante persone, giovani ed anziani, che sono in difficoltà e non riescono ad avere la tranquillità che solo una casa riesce a dare. Non smetteremo mai di impegnarci al massimo, anche insieme ai privati, per dare un tetto sicuro alle persone bisognose e che hanno i requisiti per ottenerlo. La collaborazione tra pubblico e privato è importante per avere risorse e riqualificare quanti più alloggi possibile da consegnare a queste famiglie”.

“Siamo da sempre molto attenti all’emergenza abitativa - ha sottolineato il presidente della Fondazione CR Firenze Umberto Tombari - e siamo soddisfatti di aver contribuito a creare una modalità di lavoro pubblico-privata che ha due effetti importanti: l’ottimizzazione delle risorse a disposizione per il recupero edilizio e la celerità nell’esecuzione dei lavori pur nel rispetto di principi di qualità e sicurezza. La positività di questo modello ci ha spinto a stanziare ulteriori 200.000 euro che consentiranno il recupero di altri appartamenti e che si aggiungono agli oltre quattro milioni di euro che la Fondazione ha stanziato dal 2002 ad oggi per questo settore.

Una sinergia, un lavoro di squadra pubblico-privato che ha dato prova di efficienza, valorizzando buone pratiche che hanno prodotto risultati in tempi utili per fronteggiare un problema, quello della casa, che è, a tutti gli effetti, il primo passo per un vero processo di inclusione”. “L’evento di oggi è una nuova, bellissima tappa - ha dichiarato a sua volta il presidente della Fondazione Opera Pia Giovanni Fossi - di una storia altrettanto significativa, nata nel gennaio 1885 quando alcuni benemeriti fiorentini dettero vita a questo sodalizio che è l’unico del genere in Italia e ha come scopo dare una casa a chi non ce l’ha.

Siamo una onlus che, attualmente, fornisce alloggio a circa 4.000 persone attraverso un migliaio di appartamenti di nostra proprietà adibiti ad housing sociale. Una ennesima testimonianza di come l’attenzione al prossimo e ai meno abbienti sia da sempre radicata nel tessuto di Firenze e dei suoi abitanti”.

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