Allarme sociale in Toscana: pensionati in difficoltà e giovani disperati

​Prosegue con successo la sottoscrizione in tutta la regione

Antonio
Antonio Lenoci
03 luglio 2015 13:17
Allarme sociale in Toscana: pensionati in difficoltà e giovani disperati

In una economia basata sulla pensione quale unico "stipendio fisso" all'interno del nucleo familiare, veder tremare gli anziani è più di un allarme."Nonostante le difficoltà, i pensionati, gli anziani continuano a svolgere un ruolo fondamentale di aiuto e di supporto alle famiglie – sostiene l'Anp -, una funzione purtroppo non riconosciuta. Per non parlare dei pensionati agricoltori che dopo una vita di lavoro nei campi devono pagare una tassa sui propri terreni; una cosa assurda e inaccettabile".

In totale controtendenza rispetto al passato oggi la terza età finisce sui manifesti, nelle radio ed in Tv come unica categoria sociale degna di ottenere credito. Giovani rassegnatevi, sembrano recitare gli slogan, se non ve li presta il nonno, non ve li daranno mai. E' caccia agli anziani: dalla ricerca di un aiuto per la garanzia di un prestito, alla fideiussione per un mutuo, fino ad alcuni episodi di cronaca che riportano di macabre scoperte di pensioni protratte oltre la vita stessa del parente oramai defunto, ma nascosto agli occhi del vicinato.Le pensioni minime sono un problema. Acceso il dibattito sociale tra poveri. Meno di 500 Euro al mese? "E' una ingiustizia sociale" gridano i sindacati.

Cosa dovrebbero dire i giovani precari che non hanno un guadagno fisso?Oltre settemila le firme raccolte in tutta la Toscana a sostegno della petizione dell’Associazione nazionale pensionati della Cia Tosana, che chiede un intervento migliorativo per le pensioni basse. Un fiume di sottoscrizioni in continua crescita: pensionati, lavoratori, cittadini, rappresentanti di istituzioni, che stanno sostenendo le richieste dell’Anp Cia per "Un gesto di solidarietà e di sostegno verso persone la cui condizione sociale è molto grave, in quanto più di altri subiscono il peso della crisi; si pensi che negli ultimi dieci anni hanno visto diminuire il potere d’acquisto delle loro pensioni fino al 30%".

Ci sarebbero anche giovani che non hanno la possibilità di permettersi un figlio. E' una condizione sociale meno grave?"E’ urgente intervenire per migliorare le pensioni basse – sottolinea l’associazione Pensionati della Cia – perché da dieci anni non c’è stato alcun intervento migliorativo. In Toscana sono oltre 250mila quelle sotto i mille euro e più di 9mila quelle minime (500 euro al mese circa); una situazione socialmente insostenibile, eticamente inaccettabile: E’ una questione di giustizia sociale".

Alessandro Del Carlo, presidente ANP-Cia Toscana chiede un intervento immediato per "recuperare la perdita del potere d’acquisto delle pensioni basse perduto in questi anni; chiede di adeguare il trattamento minimo a 650 euro come stabilisce la Carta Sociale Europea".Quei 650 Euro al mese che, per molti italiani che la pensione non la vedranno mai, fanno la differenza tra restare oppure migrare. Fuga di cervelli e di portafogli, fuga di figlie e figli dal Paese dei nonni.

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