Allarme occupazione: accelerare sulla strada delle riforme

Simoncini: "L'Aifa garantisce un'istruttoria in tempi rapidi per la Sims di Reggello". Cgil e Uil Massa Carrara in difesa della Nca. Messa in mora dei dipendenti comunali a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 agosto 2014 00:11
Allarme occupazione: accelerare sulla strada delle riforme

FIRENZE– Vertenza Sims, l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) manifesta piena disponibilità a procedere in tempi rapidi alla valutazione delle controdeduzioni presentate dall'azienda e a svolgere un nuovo controllo ispettivo, dopo quello che nel maggio scorso ha portato alla sospensione dell'autorizzazione a produrre medicinali all'azienda di Reggello. La conferma è contenuta in una lettera inviata all'assessore regionale al lavoro e attività produttive Gianfranco Simoncini, che alcune settimane fa aveva scritto all'Aifa auspicando una risposta celere da parte dell'Agenzia, affinché la Sims potesse riprendere al più presto l'attività produttiva. "Ho apprezzato i contenuti della lettera dell'Aifa – sottolinea Simoncini – dei quali ho subito informato il sindaco di Reggello, il presidente della Provincia e le rappresentanze sindacali della Sims.

Ora auspico che l'azienda si metta nuovamente in contatto con l'Agenzia del Farmaco per fare in modo che la nuova ispezione avvenga quanto prima e possa essere nuovamente rilasciata l'autorizzazione a produrre medicinali, superando le difficoltà per i lavoratori".

“A fronte dei gravi fatti che stanno interessando il cantiere che hanno visto già tre licenziamenti e diverse contestazioni disciplinari nei confronti di lavoratori e delegati sindacali, ci impegniamo a sostenere i lavoratori in tutte le forme di iniziative che riterranno di intraprendere a partire dal sostegno alla mobilitazione unitaria delle categorie dei metalmeccanici proclamata per il 22 agosto”, dicono Cgil e Uil di Massa Carrara. Che aggiungono: “E' inaccettabile l'attacco ai diritti dei lavoratori e alla libertà nello svolgimento delle normali attività sindacali a cui stiamo assistendo.

A tal proposito chiederemo un coinvolgimento attivo di tutti quei soggetti istituzionali, a partire dal Sindaco fino alla Regione Toscana e al Ministero, che si sono interessati in passato alla vertenza NCA e al passaggio dei Cantieri navali a Tecnomar, cosa che è avvenuta a fronte di accordi che prevedevano impegni precisi sul lato occupazionale”."Lo scorso mandato si chiuse con l'approvazione a larga maggioranza di una mozione che parla chiaro: non si approvano le lettere di messa in mora, si chiede alla Giunta di difendere tutti gli accordi sindacali oggetto di rilievi da parte del Ministero e della Corte dei Conti e schierandosi al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori per evitare la restituzione di parte del salario accessorio percepito si chiedeva il ritiro del procedimento avviato con le lettere di messa in mora – così ricorda il consigliere Grassi, capogruppo di ‘Firenze riparte a sinistra – Sinistra ecologia e libertà, Firenze a sinistra, Rifondazione Comunista', Tommaso Grassi- e il voto del Pd in questo caso fu compatto e a sostegno della mozione" "Gli indirizzi sono stati applicati dalla Giunta e dagli uffici del Comune di Firenze? Verranno revocate le lettere di messa in mora? E se si in che tempi? - prosegue Grassi - questo quanto chiediamo in una interrogazione urgente che presenteremo per chiedere lo stato d'attuazione della mozione approvata ad aprile e per capire quali sono gli orientamenti dell'Amministrazione." "La stato attuale della questione, dopo i recenti pareri dei tribunali, evidenzia come non sia stata finora risolta l'intera vicenda.

L'Amministrazione ha avuto un atteggiamento ambiguo, non chiaro e ondivago, ha alimentato dubbi da parte delle autorità giudiziarie sulla regolarità degli atti e dei contratti sottoscritti. Crediamo – conclude Grassi – che chi ha amministrato Firenze si sarebbe dovuto occupare della faccenda, invece di ritenerla superflua. Il Sindaco avrebbe dovuto pensare meno alla propria immagine di 'condottiero contro i dipendenti pubblici' e più alle migliaia di dipendenti comunali coinvolti. Ora forse saremmo in condizione di ricordare la vicenda come un grande equivoco terminato con un epilogo sereno.""Accelerare sulla strada delle riforme per far ripartire l’occupazione, che resta la vera priorità per il nostro paese”.

E’ la richiesta del Segretario regionale dell’IdV Toscana, Giovanni Fittante. “E’ necessario che il governo in questa fase non si trascini nella palude di uno scontro ideologico sull’articolo 18, ma punti decisamente alla riduzione delle tasse a carico delle imprese, per liberare risorse economiche da destinare al rilancio e a nuovi investimenti che favoriscano il riposizionamento sui mercati internazionali. Gli indicatori mostrano che le condizioni per la ripresa economica non si sono ancora create e che i settori trainanti della nostra economia stentano ancora.

I ritmi produttivi sono bassi e bassa è la domanda, così è impensabile ipotizzare una ripresa occupazionale a breve termine. La Toscana - prosegue Fittante - è un esempio di questa situazione. In cui solo alcune imprese più evolute riescono a reggere e crescere malgrado la crisi, grazie soprattutto all’internazionalizzazione, mentre le altre durano fatica e non riescono con le sole proprie forze a prendere la strada dell’export, anche perché spesso sottodimensionate e sottocapitalizzate.

Serve un piano di incentivi e c’è bisogno che le strutture preposte alla promozione economica facciano la loro parte, in modo coordinato, per evitare di disperdere le poche risorse disponibili, concentrandole su chi è in grado di utilizzarle in modo adeguato e generare nuova occupazione. Per questo serve subito un piano coordinato di aiuti e agevolazioni, ma anche che tutti - politica, imprese, associazioni e sindacati - facciano la loro parte”.

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