Agriturismi: in Toscana manca il 15% del personale stagionale

Definite le linee guida per il bando rivolto a strutture ricettiv

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 giugno 2021 13:42
Agriturismi: in Toscana manca il 15% del personale stagionale

Firenze, 2 giugno 2021- Riaprono le porte dei 4.500 agriturismi toscani. I clienti ci sono, ora mancano i lavoratori. Gli agriturismi toscani hanno inaugurato la stagione estiva e stanno cominciando ad accogliere nuovamente i turisti, anche stranieri, ma sono in cerca di personale stagionale: all'appello, secondo le stime di Confagricoltura Toscana, manca il 10-15%, circa 2000 persone tra cuochi, camerieri, addetti alle pulizie o all'accoglienza.

“Siamo in difficoltà: gli agriturismi, come le attività alberghiere e quelle di ristorazione, hanno problemi a reperire personale stagionale: probabilmente è l'effetto del reddito di cittadinanza, molti preferiscono percepire il sussidio che lavorare” commenta Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana. “Servirebbero maggiori incentivi per incoraggiare i giovani al lavoro”.

Fino a due anni fa il personale stagionale qualificato e formato, per lo più locale, era molto ambito, “conteso” tra gli agriturismi, ma era reperibile. Quest'anno, forse grazie anche alla maggiore domanda in alcuni settori come la ristorazione, c'è maggior bisogno di incrementare il personale, ma gli annunci sui social, gli uffici di collocamento, e anche il passaparola hanno pochi riscontri. “A rischio sono i servizi offerti; se manca personale vengono per forza di cose ridotti”.

A risentirne sono soprattutto le strutture della costa. “Gli agriturismi di campagna possono contare sul personale utilizzato anche in inverno per i lavori di agricoltura” spiega Daniela Maccaferri, presidente Agriturist Toscana, associazione che fa capo a Confagricoltura e conta circa 400 agriturismi nella regione. “La Toscana risente meno del problema di altre regioni italiane, ma anche qui manca un po' personale qualificato : gli stage con le scuole hanno subito un rallentamento e agli annunci di lavoro che facciamo rispondono in pochi. Il lavoro ci sarebbe, mancano i lavoratori. Ma siamo ottimisti: vogliamo lavorare e ripartire”. 

Contributi a fondo perduto con risorse europee Por Fesr 2014-2020 assegnate alle Regioni per le strutture ricettive che hanno patito nel 2020 perdite di almeno il 30 per cento sul fatturato. La giunta regionale, su proposta dell’assessore al turismo Leonardo Marras, ha approvato le linee guida del bando che sarà poi istruito dagli uffici e che interesserà le micro, piccole e medie imprese.

La misura di sostegno è parte di un pacchetto toscano più ampio, da 25 milioni di euro, varato a fine marzo e che interessa più categorie. Al turismo sono destinati complessivamente 14 milioni e 600 mila euro: un bando bis da sei milioni rivolto a taxisti, noleggiatori con conducente ed agenzie di viaggio (con priorità per chi era rimasto escluso dal click day e che sarà pubblicato questa settimana) e 8 milioni e 600 mila euro della delibera di oggi che si tradurranno in ristori da 2500 euro una tantum per villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, appartamenti vacanze e bed&breakfast, aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte.

Per gli alberghi e i residence il contributo potrà essere anche superiore, fino a raddoppiare: dipenderà dalla percentuale di calo del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2019. Con perdite superiori all’86 per cento il ristoro sarà infatti di 5000 euro, di 4500 con cali superiori al 70 per cento, 3500 se di almeno il 55 per cento, 3000 euro se pari al 40 per cento o superiori. Dal bando sono esclusi agricampeggi, agriturismi e aree di sosta.

Per poter richiedere il contributo occorre non avere sospeso l’attività per oltre nove mesi tra il 1 marzo 2020 e il 28 febbraio 2021: sarà dunque richiesto di allegare alla domanda copia di almeno una ricevuta di notifica alloggiati che di solito viene trasmessa agli uffici di pubblica sicurezza. Il bando sarà gestito da Sviluppo Toscana, società in house della Regione. 

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