Agricoltura, il rimedio a costo zero contro la crisi, ma occorre fare qualcosa

​Presentazione del Manifesto della Cia Toscana per le elezioni amministrative 2014

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 maggio 2014 14:24
Agricoltura, il rimedio a costo zero contro la crisi, ma occorre fare qualcosa

L'agricoltura come ciambella di salvataggio, ancora di salvezza, uscita di sicurezza, tutti pronti a salire sulla scala per raccogliere i frutti rimasti sull'albero. E poi cosa è accaduto?Tornare a coltivare i campi costerebbe poco. Avrebbe attirato nuove generazioni ignare di cosa possa essere l'autonomia che viene dalla terra: tutto ciò che rappresenta le radici delle passate generazioni nate e cresciute in Italia. 

"Proponiamo alle forze politiche - spiega la CIA - ed ai candidati un confronto aperto, costruttivo e concreto per intraprendere interventi efficaci per l’ulteriore affermazione dell’agricoltura consapevoli di poter contribuire ad un virtuoso percorso di crescita e di sviluppo delle nostre comunità locali, regionale e del Paese" così Luca Brunelli, presidente Cia Toscana, oggi a Firenze in occasione della presentazione del Manifesto della Cia Toscana per le elezioni amministrative 2014.

"Il sistema delle imprese – ha aggiunto Brunelli - è chiamato ad affrontare la sfida della competitività e del reddito avendo come priorità, a partire dall’agricoltura, l’aggregazione e l’innovazione anche per recuperare valore aggiunto nei mercati e nelle filiere". Alle nuove Amministrazioni comunali – sottolinea la Cia Toscana – chiediamo di riconoscere la centralità del ruolo economico e produttivo dell’agricoltura nelle aree rurali, e di operare conseguentemente per promuoverne la funzione essenziale nel contesto delle strategie di sviluppo locale.

Nel 2011 abbiamo condiviso con i Comuni e gli Enti locali della Toscana una carta dei principi, la Carta di Matera, declinata in obiettivi prioritari connessi con la realtà della Toscana per dare concreta realizzazione al “Patto con la Società” proposto dalla Cia. "Alle nuove Amministrazioni comunali – ha proseguito il presidente Cia – proponiamo di impegnarsi, insieme ai cittadini ed alle imprese delle aree rurali, per sostenere e realizzare dieci progetti strategici, prevalentemente a costo zero, per rilanciare il ruolo economico delle aree rurali e dell’agricoltura e per migliorare la qualità della vita dei residenti delle aree rurali"

10 idee 

1. Un’agricoltura giovane, dinamica e produttiva alla riconquista delle aree rurali

Alle Amministrazioni locali chiediamo:l’impegno per la rapida revisione degli strumenti di pianificazione territoriale, che superino la logica dei vincoli e delle ingessature, per passare ad una stagione di sostegno attivo dei percorsi di sviluppo dell’agricoltura. Che si facciano parte attiva nei percorsi di riqualificazione produttiva agricola delle aree rurali, censendo i terreni abbandonati, promovendo la gestione imprenditoriale dei terreni pubblici e demaniali, operando in stretta sinergia con la “Banca della terra” costituita dalla Regione Toscana.

2.. Mantenere il territorio con una gestione razionale dell’acqua ed un’efficace difesa del suolo

Proponiamo di essere protagoniste, insieme ai cittadini ed alle imprese, nell’azione di tutela del territorio, operando in sinergia e partecipando attivamente alla gestione dei nuovi Enti di bonifica istituiti dalla Regione Toscana. Di promuovere, nell’ambito delle proprie politiche di governo del territorio, la realizzazione di piccoli e medi invasi e di altre opere ed infrastrutture funzionali ad una efficace difesa del suolo.

3.. Agricoltura, ambiente e fauna selvatica: ripristinare l’equilibrio affrontando le emergenze ungulati e predatori

Chiediamoil massimo impegno per garantire la messa in atto di tutte le misure di prevenzione dei danni e per favorire il contenimento degli ungulati, perseguendo l’obiettivo di eliminarne la presenza nelle aree non vocate ed il raggiungimento della densità ottimale nelle altre aree. Un impegno concreto nell’azione di contrasto sia del fenomeno del randagismo che del costante incremento delle popolazioni di ibridi (da eradicare) con l’obiettivo di difendere e di preservare gli allevamenti dal crescente fenomeno delle predazioni e salvaguardando al contempo la biodiversità.

4.. Stessi diritti di cittadinanza per le popolazioni rurali, migliorando i servizi e le infrastrutture essenziali

Proponiamo l’impegno ad una comune battaglia finalizzata sia alla rivendicazione dei diritti di cittadinanza delle popolazioni rurali, che pagano le tasse al pari di qualsiasi altro cittadino, che per il miglioramento dei servizi ed il potenziamento delle infrastrutture essenziali in tali aree (dal trasporto pubblico locale alla viabilità). Di promuovere tutte le forme di possibile sinergia, sia tra le amministrazioni per favorire la gestione associata dei servizi che valorizzando una sussidiarietà che coinvolga il tessuto associativo ed imprenditoriale locale, per poter realizzare modelli innovativi e sostenibili di welfare, in grado di garantire una rete diffusa ed efficiente di prestazioni.

5.. Pieno accesso alla connessione veloce nelle aree rurale, condizione essenziale di competitività e qualità della vita

Proponiamo di farsi parte attiva dei percorsi di progettazione finalizzata al completamento della banda larga ed al superamento del digital divide, ponendosi come obiettivo la piena copertura e l’accesso di tutto il territorio alle reti di connessione veloce.

6.. Promuovere il consumo e la vendita dei prodotti locali di qualità

Proponiamodi farsi promotrici e protagoniste, insieme al sistema delle imprese, di progetti finalizzati alla promozione della vendita e consumo dei prodotti locali, favorendo ad esempio l’ampliamento delle esperienze dei “mercatali”, la valorizzazione dei prodotti locali nell’ambito del commercio, della distribuzione locale, della ristorazione sia privata che pubblica.

7.. Obiettivo energie pulite, favorendo lo sviluppo delle fonti rinnovabili e delle agrienergie

Proponiamo di promuovere e realizzare una rete di piccoli e medi impianti alimentati da fonti rinnovabili provenienti dal territorio. E nell’ambito degli strumenti di pianificazione territoriale, promuovere lo sviluppo delle agri-energie quale attività complementare e connessa con l’agricoltura.

8.. Una gestione partecipata dei beni comuni nelle aree rurali, promuovendo la multifunzionalità delle imprese agricole

Proponiamo di promuovere un comune percorso di valorizzazione del ruolo multifunzionale delle imprese agricole in grado di fornire alle imprese nuove opportunità di reddito garantendo nel contempo alle amministrazioni ed ai cittadini la presenza diffusa di servizi qualificati.

9.. Una fiscalità locale vicina alle esigenze dei cittadini e delle imprese

Chiediamo un impegno concreto affinché garantiscano una fiscalità locale che non penalizzi la piccola impresa, in particolare nelle aree svantaggiate e montane, e che punti alla semplificazione delle procedure una politica delle tariffe per i servizi pubblici che tenga conto del loro reale livello di fruizione

10.. Progetti territoriali sui fondi europei, per far suonare insieme i campanili della Toscana

Proponiamo di operare attivando tutte le possibili sinergie per poter progettare e realizzare investimenti finalizzati allo sviluppo del territorio esaltando le specificità locali in un contesto di valorizzazione complessiva del territorio toscano.

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