​Affitti estivi in Toscana, nuovi obblighi per chi ospita. Le nuove delibere per tutelare senza discriminare

Rivoluzione in fatto di affitti turistici promossa dalla Regione Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2019 18:11
​Affitti estivi in Toscana, nuovi obblighi per chi ospita. Le nuove delibere per tutelare senza discriminare

Affitti estivi in Toscana, nuovi obblighi per chi ospita. Le nuove delibere per tutelare senza discriminare.

Continua la rivoluzione normativa per gli affetti estivi in Toscana: a partire dal 1° marzo 2019 i locatari che concederanno in locazione uno o più alloggi con finalità turistiche e ricettive, saranno obbligati a darne comunicazione telematica, entro 30 giorni dalla stipula del contratto di locazione, utilizzando l'apposito portale predisposto dalla Regione Toscana.

Anche se la comunicazione della Regione ha incontrato diverse critiche, negli intenti degli amministratori non c'è la volontà di discriminare o vessare i locatari che contribuiscono a incrementare l'afflusso turistico in Toscana, arricchendo la ricca offerta ricettiva già attiva, quanto quella di monitorare le presenze sul territorio e tutelare chi ospita e chi alloggia.

L'adempimento richiesto al locatore prevede infatti una comunicazione telematica che attesti per ogni alloggio locato una serie di informazioni, in primis il periodo di permanenza ma anche le caratteristiche degli alloggi, anche al fine di garantire l'accessibilità e la parità di trattamento per tutte le tipologie di turisti e visitatori.

La scheda presente nel database regionale potrà essere infatti utile per gli utenti disabili interessati a trovare un alloggio con montascale a Firenze e dintorni, o un appartamento privo di barriere architettoniche o dotato di camere abbastanza capienti e sicure per accogliere famiglie numerose, con anziani o bambini.

Ma per chiarire meglio cosa deve fare chi vuole dare in locazione un alloggio in Toscana, vediamo cosa prevede la comunicazione della Regione e a che normativa fa riferimento.

La rivoluzione del sistema turistico toscano

Nel dicembre 2016 la Regione Toscana ha emanato la legge regionale n. 86, ossia il "Testo unico del sistema turistico regionale", che ha introdotto delle importante novità nell'ambito delle locazioni turistiche, modificando in maniera sostanziale la disciplina turistica regionale e obbligando i locatari, in qualsiasi forma, ad adeguarsi alle nuove normative.

La legge ha regolamentato diversi aspetti dell'ambito turistico nella sua globalità, delle questioni legate al tema dell'accessibilità e della sostenibilità, a quelle che riguardano la somministrazione di alimenti e bevande, disciplinando anche in maniera più uniforme e dettagliata l'attività delle strutture extralberghiere, dei bed&breakfast, delle agenzie di viaggi e perfino delle guide turistiche.

Per quanto riguarda il punto delle locazioni per finalità turistiche, la legge ha previsto che i proprietari degli alloggi affittati solo a fine turistico rispettino alcune condizioni per una gestione non imprenditoriale di tale attività, prevedendo l'obbligo della comunicazione dei flussi turistici (art. 70), ossia dei propri ospiti stagionali, al Comune di afferenza, assieme alle caratteristiche degli alloggi, dalle dimensioni, al numero di posti letto, alle modifiche strutturali, alla presenza di supporti per l'accessibilità.

Il portale dedicato

In quest'ottica, per favorire e standardizzare tale comunicazione da parte dei locatari e permettere alla Regione di monitorare i flussi turistici a fini statistici e di miglioramento dei servizi, nonché di contrastare l'evasione e riscuotere la dovuta tassa di soggiorno, è stato predisposto un portale dedicato, al quale i locatari potranno accedere grazie all'assegnazione di un apposito codice identificativo.

Sono tenuti ad adeguarsi a tali disposizioni e ad effettuare la comunicazione coloro che affittano delle stanze o degli appartamenti che non rientrano nella categoria alberghiera, sia per brevi sia per lunghi periodi, sia per alloggi prenotati tramite web in maniera indipendente dall'utente sia per quelli prenotati tramite agenzia, e che svolgono tale attività sia a titolo commerciale sia a titolo non imprenditoriale.

Un fenomeno in espansione

La decisione della Regione di emanare tali disposizioni, predisponendo un portale unico per la raccolta e la gestione dei dati relativi alle locazioni turistiche non alberghiere, è dovuta all'importanza che tale fenomeno sta assumendo nella dimensione turistica regionale e nazionale, soprattutto negli ultimi anni.

Grazie anche al web e alla presenza e diffusione capillare di piattaforme telematiche gratuite e intuitive, dove domanda e offerta sono a portata di click, le locazioni turistiche di alloggi privati in Toscana hanno raggiunto proporzioni notevoli, e sul web si contano oltre 60.000 annunci per gli affitti estivi in strutture extralberghiere.

In base al rapporto sul turismo redatto dall'IRPET per l'anno 2017, che basa i calcoli sui consumi idrici in ambito domestico nei diversi comuni toscani, in Toscana per quella annualità ci sono stati quasi 49 milioni di turisti che hanno scelto di soggiornare in case e o in alloggi privati, non facenti parte delle liste delle strutture alberghiere ufficiali e riconosciute.

Risulta quindi fondamentale monitorare il fenomeno e il suo andamento, anche per migliorare l'offerta turistica regionale e garantire la massima qualità dei servizi a coloro che scelgono come meta per le loro vacanze il territorio toscano, molto gettonato grazie alle sue città d'arte, ai suoi parchi verdeggianti e al suo splendido litorale.

Nelle speranze dei legislatori, se il portale verrà utilizzato da tutti i a cui si rivolge, esso potrà diventare una sorta di vetrina virtuale per il mercato della locazione turistica extralberghiera, che garantirà la trasparenza e la qualità dei servizi, tutelando locatari e vacanzieri.

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