'Affitti brevi, necessaria revisione a livello nazionale'

Cenni (Assohotel Confesercenti): "Il problema si sta ripercuotendo su tutti i lati economici e sociali delle città"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 maggio 2023 19:08
'Affitti brevi, necessaria revisione a livello nazionale'

Firenze, 17 maggio 2023Come Assohotel Confesercenti da anni ci battiamo per denunciare l'impoverimento sociale delle nostre città che si stavano a mano a mano svuotando della loro anima, fatta da cittadini, botteghe, servizi alla persona, studenti, a favore di un più redditizio mercato dell'affitto turistico.Siamo stati a volte tacciati di non volere la concorrenza delle strutture che si andavano ad affacciare sul mercato online ma guardavamo oltre e, purtroppo, avevamo ragione dichiara Fabio Cenni, presidente Assohotel Confesercenti Toscana.

“A conferma della nostra tesi, in questi giorni sono venute alla cronaca le proteste del mondo universitario, degli studenti che non trovano più alloggi ad un costo adeguato e una delle risposte a questa grossa problematica è proprio data dal fatto che tali alloggi, dati per 300/400 euro al mese agli studenti fino a pochi anni fa, oggi vengono affittati a 100-150 euro al giorno ai turisti” prosegue Cenni. “E ancora: si sono tenuti pochi giorni fa gli Stati Generali della Natalità a Roma, e lo stesso Pontefice, tra gli altri, ha denunciato ‘costi alle stelle e mercato selvaggio’ in merito alle abitazioni per le giovani coppie in procinto di mettere al mondo un bambino”.

“Da diversi anni la nostra categoria ha posto l’attenzione su queste criticità, che con l’arrivo della pandemia da Covid-19 sembravano essersi sopite, salvo poi riemergere con il forte rimbalzo del turismo, che ha portato nuovamente allo scoperto il problema, che si sta ripercuotendo su tutti i lati economici e sociali delle nostre città” aggiunge il presidente il Assohotel.

“È il momento di metter mano a livello nazionale alla normativa sugli affitti brevi, in modo da restituire valore e credibilità alle scelte urbanistiche delle amministrazioni che con scienza e programmazione stabiliscono quanti e quali alloggi siano ad uso abitativo o turistico, senza che ci sia un travaso dei primi a favore dei secondi indiscriminato e senza regole” conclude Cenni.

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