Accoglienza migranti: flop dei bandi di gara e servono 1000 posti

Il prefetto di Firenze Laura Lega passa al negoziato per individuare gli operatori economici qualificati interessati all'affidamento del servizio. Domande da presentare entro il 2 settembre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 agosto 2019 15:05
Accoglienza migranti: flop dei bandi di gara e servono 1000 posti

(DIRE) Firenze, 2 ago. - A Firenze dal primo novembre serviranno 1.000 posti per l'accoglienza dei migranti e la prefettura cerca di attivarsi tempestivamente. Dopo il sostanziale flop dei bandi di gara, l'ufficio territoriale del governo passa alle procedure negoziate. Il prefetto Laura Lega ha firmato una determina, in tal senso, per individuare gli operatori economici qualificati interessati all'affidamento del servizio di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale nel territorio della città metropolitana.

Le adesioni di interesse potranno essere presentate entro il 2 settembre. Il testo della determina offre una ricostruzione di quanto avvenuto negli ultimi mesi col sostanziale fallimento delle prime tre procedure di gara terminate con 100 posti coperti rispetto agli 800 richiesti per le unità abitative e gli ulteriori 185 posti attivati a fronte dei 600 richiesti per i centri collettivi.

I risultati sono stati anche peggiori nelle ultime tre gare. I bandi per i centri collettivi più grandi sono andati deserti, mentre le procedure per quelli da 50 posti hanno registrato un'adesione piuttosto tiepida: è stata offerta ospitalità solo per 141 migranti, un dato del tutto insufficiente a soddisfare il fabbisogno di accoglienza nel territorio fiorentino.

Per compensare queste mancanze adesso la prefettura tenta la carta della procedura negoziata per reperire almeno 1.000 posti, facendo molto affidamento sulla risposta dei grandi centri.

Del resto l'avviso conta di ricavare dalle unità abitative 200 posti, ai quali si aggiungono i 400 richiedenti protezione internazionale da ospitare nei centri collettivi piccoli e gli ulteriori 400 nei centri più grandi. Con un paio di scadenze da rispettare: il 2 settembre per la presentazione delle domande e il primo novembre per l'attivazione delle relative convenzioni. (Cap/ Dire)

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