Abusivismo a Firenze: 380 sequestri in 30 giorni

A Prato sequestrati capi irregolari d'abbigliamento per bambino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 aprile 2017 14:26
Abusivismo a Firenze: 380 sequestri in 30 giorni

Quasi 9.000 oggetti confiscati in oltre 380 sequestri. È questo il bilancio di un mese di interventi contro l’abusivismo commerciale effettuati dalla Polizia Municipale in centro. 

“È una battaglia difficile ma siamo molto determinati – commenta l’assessore alla sicurezza urbana e Polizia Municipale Federico Gianassi -. La Polizia Municipale è al servizio della città anche in questa sfida”.

Dal 1° marzo al 4 aprile gli agenti hanno effettuato controlli a tappeto sulle zone del centro maggiormente battute dai venditori abusivi come piazza Signoria (102 sequestri per 1.092 articoli), piazza Stazione (51 sequestri per 2.759 oggetti), lungarno Archibusieri (40 sequestri per 2.255 pezzi). E ancora Ponte Vecchio (55 sequestri per 934 pezzi), piazza Duomo (49 sequestri per 730 oggetti) e l’area di via Avelli-via Cerretani-via Panzani (41 sequestri per 723 articoli). Controlli e sequestri sono stati effettuati anche in via Calzaiuoli, Borgo e piazza San Lorenzo, Por Santa Maria, Canto dei Nelli e piazza dell’Olio.

Nella mattinata di oggi, a Prato l’Unità Operativa Polizia Commerciale Amministrativa e Anticontraffazione della Polizia Municipale ha posto sotto sequestro amministrativo 550 capi di abbigliamento per bambini e neonati, costituiti da pantaloni, maglie, pigiami, abbigliamento intimo, bavagli e tutine che erano in vendita all’interno di un negozio nella locale Via Cavour, gestito da G.Z.,cittadina cinese di 30 anni. Dopo accurate verifiche, eseguite su tutta la merce presente all’interno dell’esercizio commerciale, gli agenti di piazza Macelli hanno individuato infatti irregolarità relative all’etichettatura dei prodotti.

In particolare, i capi di abbigliamento che sono stati sequestrati erano sprovvisti dell’etichetta con le indicazioni relative alla composizione tessile, come previsto dal regolamento CE 1700 del 27 settembre 2011, nonché delle informazioni obbligatorie in lingua italiana destinate ai consumatori, compresa l’indicazione dell’importatore, come previsto dal codice del consumo del 2005; tutele,queste, previste e imposte proprio a garanzia della salute del consumatore finale, in particolare quando si tratta di categorie deboli come i bambini. L’attività eseguita, che rappresenta una costante degli uomini di Piazza Macelli, testimonia il contrasto a tutti quei comportamenti tesi da un lato ad alterare la concorrenza tra gli operatori del mercato e, ancor di più, dall'altro, a cagionare potenziale nocumento alla salute del consumatore. Alla titolare del negozio sono state contestate violazioni ai sensi del Codice del Consumo e alle norme relative all’etichettatura dei prodotti tessili. La merce sequestrata è stata depositata nei magazzini della Polizia Municipale, in attesa dei successivi atti da parte della locale Camera di Commercio, autorità competente per la specifica materia.

L'altro ieri sera la pattuglia della investigativa ha fermato un autocarro che era appena ripartito da un piazzale di via Zipoli. L'autocarro, un Fiat Ducato, era condotto da D.G. di 43 anni e a bordo vi erano altri 2 uomini D.G.D. di 39 anni e F.M. di 23, tutti di etnia rom e residenti a Prato. Ai controlli degli agenti l'autocarro era stipato con rifiuti tessili, circa 100kg, ma non risultava autorizzato al trasporto dei rifiuti. Per questo i 3 sono stati denunciati, insieme al titolare della ditta che glieli aveva consegnati, H.R. di 31 anni, cinese residente a Signa . Il furgono è stato messo sotto sequestro e portato in depositeria in attesa della definitiva confisca. Nel pomeriggio gli agenti della Investigativa avevano controllato un altro furgone, autorizzato al trasporto rifiuti ma che è risultato in sovraccarico e con parte dei rifiuti trasportati non riportati sul formulario. Il conducente è stato sanzionato per entrambe le violazioni e dovrà pagare circa 3.500€.

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