Abbandono dei rifiuti: Firenze ha attivato le foto trappole

Il capoluogo toscano ha messo in campo la tecnologia per ridurre il fenomeno delle discariche urbane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 ottobre 2018 18:46
Abbandono dei rifiuti: Firenze ha attivato le foto trappole

 Le telecamere riprendono chi scarica i rifiuti, i fotogrammi consentono poi di risalire ai responsabili, ma c'è chi è contrario all'uso di telecamere spia non segnalate.Il sindaco Dario Nardella avvisa i cittadini del pugno duro sull'abbandono dei rifiuti"Siamo stufi di vedere la città maltrattata da persone incivili e indegne che abbandonano rifiuti fuori dai cassonetti. Ora basta. Da circa un mese sono partite le foto trappole che consentono di ‘beccare’ in uno scatto la persona irrispettosa.

Inoltre, dall’inizio dell’anno la Polizia Municipale ha effettuato 340 interventi di contrasto, con 229 sanzioni amministrative e 9 denunce penali. Abbiamo aumentato ulteriormente i controlli con gli ispettori di Alia, polizia municipale e guardie ambientali volontarie".Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, interviene sull'argomento ribadendo la posizione del gruppo consiliare, contrario all'uso di "telecamere nascoste": “Si usano telecamere per individuare chi commette un reato come quello di abbandono di rifiuti pericolosi.

Bene, siamo d'accordo. Ma non lo possiamo fare forzando le regole e non tenendo in considerazione le normative vigenti sulla privacy. Insomma i cartelli che avvisano siano messi a regola d'arte. Lo diciamo, non per fare i guastafeste, ma proprio perché vogliamo che le persone siano non solo individuate ma anche condannate per il reato. Così si rischia per un vizio di forma di vedere annullate le sanzioni e il Comune invece di veder assicurati i trasgressori alla giustizia, dovrà sborsare soldi pubblici e chiedere scusa per la violazione della loro privacy. Mi appello di nuovo all'amministrazione per scongiurare questa ultima eventualità – conclude il capogruppo – altrimenti avremmo gettato al vento un'altra buona occasione per punire i soliti furbetti”.

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