Raccolte 2.500 firme per ripristinare le preferenze

Promotori dell'iniziativa esponenti dei Verdi, Sinistra Democratica, Udc, Comunisti Italiani, Rifondazione, Italia dei Valori, Gruppo Misto Misto e esponeti dei comitati civici.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 ottobre 2009 17:49
Raccolte 2.500 firme per ripristinare le preferenze

Oggi, giovedì 15 ottobre, alle ore 13 sono state depositate presso la Presidenza del Consiglio Regionale oltre 2.500 firme per svolgere due referendum consultivi per il ripristino delle preferenze per le elezioni regionali e la riduzione a 50 membri del numero dei Consiglieri della Toscana. Lo hanno annunciato i consiglieri regionali Fabio Roggiolani e Mario Lupi (Verdi), Alessia Petraglia, (Sinistra Democratica), Marco Montemagni (Gruppo Misto), Marco Carraresi (Udc), Paolo Marini (Comunisti Italiani), Monica Sgherri (Rifondazione Comunista) insieme a Giuliano Fedeli, coordinatore toscano dell’Italia dei Valori, e a Paolo Cintolesi e Mario Razzanelli dei comitati di cittadini. La raccolta delle firme è stata promossa per la richiesta di referendum consultivo, ai sensi dello Statuto della Regione Toscana ed in osservanza della Legge Regionale n.62 del 2007 (Disciplina dei referendum regionali previsti dalla Costituzione e dalla Statuto).

Di seguito i due quesiti che, una volta espletati i passaggi burocratici, saranno sottoposti alla cittadinanza toscana:

“Siete favorevoli alla proposta volta a consentire agli elettori, mediante una modifica della legge elettorale, di poter esprimere una preferenza fra i candidati all’elezione del Consiglio regionale?” “Siete favorevoli alla proposta volta a ridurre a cinquanta il numero dei consiglieri regionali mediante un’idonea modifica dello Statuto regionale?”
La nuova legge elettorale, fortemente voluta da Pd e Pdl, ha ridotto da 65 consigliere a 53 + 2 (evitando di riportarli a 50 com’era in precedenza), ma con l’introduzione della norma per cui i componenti della Giunta regionale toscana non devono essere consiglieri regionali si arriva a ben 69 membri (55 consiglieri e 14 Assessori): da qui la richiesta dei proponenti per una reale riduzione dei Consiglieri e dei costi della politica.

Tutto ciò, sommato all’assenza del voto di preferenza ed allo sbarramento al 4%, configura un futuro Consiglio regionale ove i consiglieri, nominati direttamente dai partiti secondo l’ordine di lista precostituito, saranno frutto soltanto di logiche di ristrette oligarchie. Il coordinamento trasversale che si è formato tra soggetti politici e della società civile è riuscito in pochi giorni a raccogliere le firme necessarie per la richiesta di referendum: ora è pronto per una mobilitazione generale in tutta la Toscana in difesa della democrazia e del pluralismo.

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