Cesare Prandelli su Fiorentina - Cagliari

Il tecnico gigliato in conferenza stampa per presentare il match casalingo contro i sardi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 settembre 2009 09:35
Cesare Prandelli su Fiorentina - Cagliari

L'intervento del mister Prandelli in Sala Stampa: "Abbiamo grande rispetto del Cagliari - dichiara a Violachannel - una squadra che sa come si sta in campo. Voglio una grande risposta dalla Fiorentina. Zanetti sta bene. Ha lavorato per una settimana in maniera ottima con lo staff di preparatori ed è pronto. Babacar verrà in panchina con noi, ma non diamo responsabilità ad un ragazzo di sedici anni. Sull'inserimento dei giovani spiega la necessità di avere quella che definisce "crescita" e che si può ottenere solo affiancando eventuali under 21 a calciatori più esperti: "bisogna inserirli in una squadra.

Non sempre però i giovani aspettano il loro momento e a volte hanno troppa fretta" Per il tecnico conta molto il collettivo, il gruppo può fare la differenza in campo e fuori: "Questa squadra se ragiona da 'squadra' può sopperire ad alcune mancanze" "Il 'tunover' non esiste su base scientifica - aggiunge Prandelli - mando in campo come sempre chi sta meglio. Quest'anno siamo rimasti nei parametri di investimenti decisa dalla società, il Direttore Sportivo mi ha dato una squadra con 18-20 giocatori tutti coinvolti in questo progetto sportivo.

Poi di altre situazioni se ne deve parlare in altre sedi. La proprietà ha detto in tempi non sospetti che servono più 'energie' per dare forza a questa squadra". Risponde Allegri, tecnico dei sardi dalle pagine di Cagliaricalcio.net: "La Fiorentina è una squadra con dei singoli forti e un collettivo invidiabile. Servirà una grande prova da parte nostra. La tradizione negativa non mi fa paura. Ho fiducia sulla qualità della nostra prestazione". Questa la lista dei convocati viola: Agyei, Avramov, Babacar, Comotto, Dainelli, Donadel, Frey, Gamberini, Gilardino, Gobbi, Jorgensen, Jovetic, Marchionni, Montolivo, Natali, Pasqual, Santana, Vargas e Zanetti. di Antonio Lenoci

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