Collaudata l'ippovia ''Foreste sacre'' nel casentino

Compiuto il raid di collaudo dell’ippovia “Foreste sacre” nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e nelle aree di pregio naturalistico contigue.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 settembre 2009 16:26
Collaudata l'ippovia ''Foreste sacre'' nel casentino

Dal 20 al 25 agosto l’Ente Nazionale Guide Equestri Ambientali ha compiuto il raid di collaudo dell’ippovia "Foreste sacre" insieme al Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale dello Stato di Pratovecchio. Il percorso dell’ippovia “Foreste sacre” è stato percorso integralmente secondo il programma prefissato. È stata verificata la suscettibilità del Parco a "sostenere” un sistema di turismo equestre conforme ai requisiti ed agli standard fissati nella “Carta di Pratovecchio”, documento che sta evolvendo a partire dal seminario nazionale sul tema del turismo equestre organizzato da Legambiente, dall’Ente Parco e dal Coordinamento Territioriale per l’Ambiente del Cfs il 14 luglio scorso. Il test ha permesso di fissare la traccia di riferimento dalla quale potrà essere organizzata la gestione del percorso.

Il corridoio, descritto necessariamente in questa circostanza a tappe forzate avrà ora un adattamento per la proposizione a regime ridistribuito in tratte più “facili”, già prefigurate e disponibili grazie ai servizi di base già esistenti nel territorio. Trattandosi, in questa circostanza di un percorso di servizio riservato a personale specializzato, è stato necessario mantenersi sulla minima durata di svolgimento compatibile con l’attenzione al benessere animale. L'itinerario è stato realizzato a costo zero per il Parco Nazionale grazie a collaborazioni e sponsorizzazioni. Dagli incontri avuti con i rappresenti della amministrazioni locali a Pieve Santo Stefano, Pratovecchio, Campigna e San Benedetto in Alpe si sono avuti riscontri di grande interesse verso l'iniziativa.

Ciò ha determinato l’avvio di un processo di coordinamento per lo sviluppo del sistema. E’ emersa la necessità di lavorare sia per l’affinamento e la definizione dei caratteri dell’ippovia, che per tendere alla professionalizzazione e alla promozione dei soggetti a cui è affidato il successo del progetto. Assodato che il nostro comprensorio ha caratteristiche e valori meritevoli d’essere proposti per un’offerta di alto livello (naturalistica, culturale, sportiva, ricreativa) occorre sostenere e concorrere alla formazione di operatori professionali di zona, che siano coinvolti imprenditorialmente nei diversi ambiti di servizio, di guida, di ospitalità, di assistenza, di ristorazione e di promozione.

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