Ivana Lisjak conquista la finale battendo la Giovine

Successo della tennista croata sull'italiana di Brindisi Claudia Giovine, 6-4, 6-2, nel torneo internazionale senese al circolo “Match Ball” (25mila dollari, terra rossa).

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 agosto 2009 15:25
Ivana Lisjak conquista la finale battendo la Giovine

Ivana Lisjak, tennista croata di 22 anni, che ha raggiunto nel 2005 e nel 2006 il terzo turno del Roland Garros e degli Us Open e calcato i campi di Wimbledon, numero 260 al mondo ma tra le prime 100 del ranking solo tre anni fa prima di un stop di un anno e mezzo, si aggiudica l'ottava edizione del “Monteroni Women's International” superando in finale per 6-4, 6-2 l'italiana Claudia Giovine. Si conclude, quindi, con una finale intensa per spettacolo ed emozioni il torneo senese (Itf, 25mila dollari, terra rossa) che ha portato il circolo “Match Ball” di Monteroni d'Arbia (Siena) ad essere più che mai una delle principali tappe del circuito tennistico professionistico regionale e non solo. Un'ora e 20 minuti di gioco, davanti ad un pubblico numeroso, in cui i pronostici della vigilia - che davano la forte tennista nata a Cakovec, ma residente a Zagabria in netto vantaggio sulla giocatrice brindisina, ribattezzata “Pennetta 2“ per via della parentela con la celebre cugina Flavia che proprio in queste ore sta vivendo un magico sogno californiano a Los Angeles - si sono solo in parte confermati. Nella prima partita, infatti, dopo il 2-0 della Lisiak, la Giovine, 19 anni, (n.

468 al mondo), ripescata dalle qualificazioni come “Lucky Loser”, riesce a portarsi sul 4 a 2 (con un parziale di 4-0) ed avere anche la palla del 5-2, con la possibilità di aggiudicarsi, contro ogni aspettativa, il primo set. “Purtroppo mi sono irrigidita – ha commentato con amarezza la tennista azzurra, tra le migliori promesse del tennis giovanile nazionale – ho mancato di lucidità nel momento cruciale della partita. Se avessi conquistato il primo set, forse ora saremmo qui a parlare di un'altra finale”.

Invece la tennista croata - che aveva dichiarato nei giorni scorsi la sua volontà di arrivare nei prossimi mesi tra le prime cento al mondo e nel breve periodo, addirittura, nella top-ten del ranking (“Credo di poter migliorare nettamente la classifica del 2006 in cui toccai la 92esima posizione”), con nervi di acciaio, riesce a portarsi a casa un set che sembrava compromesso, conquistando quattro game consecutivi e lasciando alla giovane avversaria l'amarezza di un'occasione perduta. 45 minuti di scambi profondi, con la croata ancora troppo fallosa e contratta nel servizio (“In allenamento tutto funziona bene, poi in gara mi blocco psicologicamente e sbaglio troppe prime e seconde palle”) ma capace di accelerazioni devastanti e l'italiana brava a rispondere, ma poco fortunata nei passaggi decisivi. La seconda partita, durata 35 minuti circa, è la passerella d'onore di Ivana Lisjak, con la Giovine che cerca di limitare i danni senza poter più impensierire un'avversaria apparsa veramente determinata e dotata di contenuti tecnici degni di palcoscenici WTA.

La Giovine riesce ad annullare sul 2-5 un match-point della croata, ma poi deve cedere alla forza straripante di una tennista che ha impressionato organizzatori ed addetti ai lavori. “Sono contentissima per questo successo – ha affermato durante la cerimonia di premiazione - Ringrazio tutto il circolo e le persone che mi sono state vicine. Non so se l'anno prossimo tornerò a Monteroni, spero che questo torneo mi proietti verso altre sfide di livello. Sento di essere pronta”. La croata, premiata dal presidente della Federtennis Toscana Guido Turi, è stata poi incoronata “Reginetta di Siena” con la caricatura di Sergio Manni, la cui pungente matita ogni anno regala opere da incorniciare e conservare nelle bacheche delle tenniste vincenti (e non solo, l'artista senese “impietosito” non dimentica anche la seconda classificata).

A Claudia Giovine, invece, è andato il Premio fair play (una vela di cristallo lavorata dagli artigiani dell'azienda Collevilca) intitolato a Paolo Maccherini, giornalista senese scomparso nel 2008. La giuria ha voluto dare un riconoscimento ad una tennista che in tutto il torneo si è contraddistinta per correttezza e sportività fuori e dentro il campo. Successo anche per il torneo degli sponsor, con i titolari dell'azienda Tnt, bravi e fortunati nell'aggiudicarsi una crociera nel Mediterraneo offerta dal main-sponsor MSC Crociere.

Una cerimonia di chiusura impreziosita anche dalla presenza della campionessa Giulia Quintavalle, testimonial della manifestazione, oro a Pechino nel judo nel 2008. “Tutto ha funzionato nel migliore dei modi – ha commentato con soddisfazione il direttore del torneo, Giancarlo Trapani – e devo ringraziare tutti i volontari per la dedizione dimostrata. Ogni anno facciamo passi avanti. Cresce il livello tecnico delle giocatrici, il pubblico accorre sempre più numeroso e riusciamo a dare il nostro contributo anche ad importanti iniziative di solidarietà.

Quest'anno, grazie ad una lotteria benefica, abbiamo sostenuto le associazioni senesi Donna Chiama Donna, Donne Insieme Valdelsa e Amica donna per dire no alla violenza sulle donne e abbiamo aiutato anche la Fondazione Komen, già partner degli Internazionali di Roma, nella lotta al tumore al seno”. Una grande finale per il singolare preceduta, venerdì, anche da un confronto di doppio di assoluto livello. A vincere, sulla coppia italo-georgiana Clerico-Chakhnashvili (n. 435 al mondo), le tenniste austriache Patricia Mayr e Sandra Klemenschits (420), brave ad aggiudicarsi una finale molto tecnica in due set per 6-3, 6-4.

Un successo che la tennista Klemenschits ha voluto dedicare alla gemella Daniela, scomparsa l'anno scorso per una rara forma di cancro, con cui formava una coppia di doppio entrata nella top 100 nel 2005 e capace di vincere 20 titoli del circuito ITF. Alla stessa Sandra era stata diagnosticata una forma meno aggressiva del tumore con molti tennisti da Roger Federer e Justine Henin, da Maria Shaparova e Rafael Nadal, mobilitati in una campagna di raccolta fondi per finanziare la cura delle due giocatrici.

Sandra è riuscita a sconfiggere la malattia e a tornare a giocare. E Monteroni è stata un'altra tappa della sua rinascita come donna e tennista nel ricordo della sorella.

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