Spaccarotella, omicidio colposo. Rabbia e polemiche dopo la sentenza

La sentenza ieri prima delle 20: sei anni all'agente che ha ucciso Gabriele Sandri. Sirene e caos nel piazzale ad Arezzo. Mamma Daniela: "Me l’hanno ammazzato un’altra volta".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 luglio 2009 13:13
Spaccarotella, omicidio colposo. Rabbia e polemiche dopo la sentenza

Arezzo - “Adesso me l’hanno ammazzato una seconda volta” dice la madre di Sandri, la Corte d’Assise ha appena condannato a sei anni di reclusione l’agente Luigi Spaccarotella per l’omicidio colposo di Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio ucciso l’11 novembre 2007, mentre si trovata in auto nell’area di sosta autostradale di Badia al Pino, mentre il padre aggiunge “Mi vergogno di essere italiano”. La Corte ha riconosciuto colpevole l'agente di omicidio colposo con l'aggravante della previsione del fatto.

Il pubblico ministero aveva chiesto 14 anni di reclusione per omicidio volontario. In aula, alla lettura della sentenza, gli amici della famiglia Sandri hanno levato urla contro i giudici. «Piango di gioia. Ho fatto bene a credere nella giustizia, è stata una sentenza che non mi aspettavo, siamo tutti contenti» ha detto Spaccarotella subito dopo la sentenza, raggiunto al telefono perche' non presente in aula. La sentenza e' stata commentata anche dal difensore dell'agente, Federico Bagatti: ''Siamo contenti per Spaccarotella perche' e' stato riconosciuto quanto ha sempre sostenuto: non voleva uccidere nessuno.

Ovviamente la pena e' troppo gravosa e faremo appello''.

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