Caso Magdaleno: per Verdi e ''Giustizia e Diritto'' non prevalga la burocrazia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 luglio 2009 23:55
Caso Magdaleno: per Verdi e ''Giustizia e Diritto'' non prevalga la burocrazia

I Verdi della Toscana, col portavoce Mauro Romanelli, e l'associazione italo-filippina “Giustizia e Diritto”, col Presidente Vladimiro Barberio, intervengono sugli sviluppi del caso di Magdaleno, il filippino 70enne residente ad Empoli, reduce da ictus e da coma, fermo a letto, per prescrizione medica impossibilitato a fare lunghi viaggi. E' una “persona che ha lavorato 14 anni regolarmente in Italia - spiegano Romanelli e Barberio - e che poi a 65 anni, rimasto disoccupato, per disinformazione non ha chiesto il pensionamento, rimanendo privo di permesso di soggiorno”. “La moglie 73enne, Gregoria Rabena, che lo assiste, è anche lei disoccupata, e non ha potuto beneficiare della pensione sempre per mancanza di carta di soggiorno.

Della vicenda - proseguono i due -, denunciata a suo tempo sempre dai Verdi e da 'Giustizia e Diritto', si era già in passato occupata la stampa, ed erano intervenute diverse personalità, tra cui il console onorario Fabio Fanfani, oltre a Questura e Prefettura”. Ed infatti, “inizialmente, sembrava fosse prevalso il buon senso” argomentano ancora Romanelli e Barberio, “la Prefettura aveva rilasciato il nulla osta al ricongiungimento, poi lo ha revocato, sulla base del fatto che l'interessato è attualmente in Italia.

Ma di questo la Prefettura - sempre secondo i due - era perfettamente a conoscenza, perchè dunque prima concedere il nulla osta e poi revocarlo? Deve dunque prevalere la burocrazia sul buon senso e sulle più elementari considerazioni umanitarie e di solidarietà?” Quindi l'appello lanciato nel corso della conferenza stampa di quest'oggi dai Verdi della Toscana e l'associazione italo-filippina: “Ci appelliamo al Prefetto e al suo senso di responsabilità e umanità perchè riconsideri l'intera vicenda”. Intanto, l'avvocato dell'associazione “Giustizia e Diritto”, con una lettera molto netta, annuncia un ricorso contro la revoca della Prefettura.

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