Bilancio Regione: passa il Rendiconto 2008

Redazione Nove da Firenze
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01 luglio 2009 23:25
Bilancio Regione: passa il Rendiconto 2008

Con 33 voti favorevoli e 14 contrari, espressi dai consiglieri per appello nominale, il Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza il Rendiconto generale per l’anno finanziario 2008. Con analoga votazione ordinaria l’aula ha approvato il successivo assestamento del Bilancio di previsione 2009, con relative proiezioni pluriennali. “Il bilancio della Regione per l’anno 2008 si caratterizza per l’aumento delle tasse e della spesa pubblica, la riduzione degli investimenti e un rallentamento nei pagamenti”.

Questa l’analisi del Portavoce dell’opposizione Alessandro Antichi sui dati di bilancio. “Grazie alle tasse introdotte dal 2007, la Giunta regionale continua ad accumulare risorse che sottrae al sistema economico – ha rilevato – Invece di restituirne almeno una parte a cittadini ed imprese, vengono impiegate per la spesa della macchina regionale, che, a dispetto di ogni proclama, cresce rispetto al 2007”. Antichi ha poi sottolineato che il programma straordinario degli investimenti mostra un grado di utilizzazione delle risorse di appena il 55% su quelle assegnate.

“L’esatto contrario – ha osservato - delle politiche keynesiane da più parti invocate in questo momento di crisi dell’economia reale”. Il presidente della commissione Affari istituzionali, Ilio Pasqui (Pd), dopo aver illustrato i dati relativi all’assestamento di bilancio 2009, ha osservato che l’analisi del Rendiconto 2009 “richiederebbe maggiore disciplina istituzionale”, ricordando che nella scorsa legislatura la commissione di Controllo presentava in aula una relazione unitaria, con valutazioni di ordine strettamente istituzionale.

“E’ interesse della stessa maggioranza verificare perché il programma degli investimenti vada un po' a rilento – ha affermato –. Lo stesso vale per l’utilizzo delle risorse europee, come pure sull’efficacia degli interventi per il credito alle imprese. Il Consiglio ha precisi doveri istituzionali. Le valutazioni non devono finire nel calderone della discussione politica, perché in questo modo non riusciamo a farci capire dalla opinione pubblica”. Il consigliere Giuseppe Del Carlo (Udc) ha rilevato che il gettito della tassa automobilistica registra una contrazione per il calo delle immatricolazioni e per la minore cilindrata della auto immatricolate.

“E’ un dato che deve far riflettere – ha sottolineato – La crisi economica impone di destinare maggiori risorse sia alle famiglie che alle imprese”. Sul fronte della spesa Del Carlo ha messo in evidenza il calo della capacità di impiego delle risorse, sia sul fronte della strategia economica, in particolare per ricerca ed innovazione, sia su opere pubbliche ed infrastrutture, con il programma straordinario degli investimenti che segna il passo. “Gli enti locali denunciano da tempo i tempi incompatibili con le esigenze del territorio” ha osservato, ricordando inoltre la spesa per il personale “troppo elevata” e la situazione delle società partecipate del settore fieristico e termale “in perdita costante”. “Gli elementi che emergono dal Rendiconto devono essere valutati con attenzione dalla Giunta ed anche spiegati – ha commentato il capogruppo di FI-Pdl Alberto Magnolfi -.

La diminuita capacità di pagamento, l’aumento dei residui passivi, le spese per il personale sono elementi molto significativi ed allo stesso tempo molto preoccupanti”. “Perplessità sui numeri, preoccupazione sul piano politico” sono state espresse dal capogruppo di An-Pdl, Roberto Benedetti, che ha sottolineato come un miliardo e 77 milioni nell’avanzo di cassa del 2008 indica una scarsa capacità di spesa e di attuazione dei programmi. A questo si aggiunge una percentuale fra impegni e pagamenti che raramente supera il 50%, mentre le società partecipate sono in perdita costante.

“La Toscana reale, la Toscana delle risorse inespresse – ha concluso - non è rappresentata in questi numeri e in queste scelte”. Secondo Marco Montemagni (gruppo misto), invece, i dati danno conto dell’impegno rilevante della Regione Toscana, nel quadro di un bilancio sano, certificato dalle primarie agenzie di rating e nel rispetto del patto di stabilità. In particolare Montemagni ha ricordato gli interventi a favore dell’economia e per rafforzare lo stato sociale, il fondo per la non autosufficienza, i contributi ai disoccupati e le risorse per la stabilizzazione dei lavoratori precari.

“Rendere qualche spicciolo ai toscani – ha concluso – non sarebbe stata la scelta migliore”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Alessia Petraglia (Sd), che ha ricordato come in un anno particolarmente difficile come quello appena trascorso, caratterizzato dalla chiusura di molte piccole e medie imprese, ma anche grandi, da un governo nazionale che “nega l’esistenza della crisi”, la Regione Toscana abbia saputo portare a termine progetti importanti, come il piano sanitario, il piano energetico, il fondo per la non autosufficienza, gli interventi sulla crisi idrica, senza aumentare le tasse. “Prendiamo atto con soddisfazione del giudizio positivo della Corte dei Conti e valuteremo con attenzione le osservazioni fatte, non solo per rendere il bilancio più trasparente sul piano formale, ma anche per rendere gli interventi più efficaci”.

L’assessore alle finanze e bilancio, Giuseppe Bertolucci, ha replicato così agli interventi, osservando che l’aumento della pressione fiscale regionale è dovuto sia al metodo di calcolo delle somme che riscuote lo Stato e versa poi alla Regione per finanziare la spesa sanitaria, ma anche ai risultati raggiunti nella lotta all’evasione fiscale. “Sono somme che servono a finanziare servizi, il welfare toscano ed il fondo per la non autosufficienza – ha dichiarato –. Tutti conosciamo i notevoli problemi che l’abolizione dell’Ici sulla prima casa ha causato ai Comuni”.

Bertolucci ha quindi rilevato che la giacenza di cassa è stata utilizzata per far fronte ai mancati trasferimenti statali sulla sanità, senza ricorrere così a mutui. “Il patto di stabilità ci ha impedito di liquidare 80 milioni di euro nel 2008 – ha aggiunto – Per l’anno in corso per rispettare il tetto dobbiamo rinunciare a 200/300 in spese d’investimento”. Sul fronte delle società partecipate l’assessore ha ricordato che la Giunta ha trasmesso da tempo al Consiglio un dettagliato rapporto ed un documento di indirizzo.

(dp)

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