Afghanistan: storie di donne e bambini in uno stato di guerra

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 marzo 2009 13:49
Afghanistan: storie di donne e bambini in uno stato di guerra

“Afghanistan. Storie di donne e bambini in uno stato di guerra”. Si intitola così il convegno organizzato dalla Gestione associata pari opportunità della Comunità montana Amiata Val d’Orcia, in programma venerdì 3 aprile alle ore 16 al Palazzo Chigi di San Quirico d’Orcia. L’iniziativa vedrà la partecipazione di una grande personalità quale la principessa India d’Afghanistan, ambasciatrice per la cultura in Europa, che porterà la testimonianza del popolo afghano e della condizione di vita in una terra martoriata da anni di guerra e dove scarseggia anche l’acqua.

Nell’occasione, infatti, la Comunità montana donerà alla principessa i fondi a sostegno del progetto per la costruzione di un pozzo in un villaggio afghano. All’iniziativa parteciperanno alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale di San Quirico d’Orcia; l’assessore alle pari opportunità della Provincia di Siena, Fiorenza Anatrini; il presidente della Comunità Montana Amiata-Val d’Orcia, Giuliano Simonetti; il presidente dell’associazione di turismo e cultura “La Meta”, Manuela Vestri e il presidente dell’Associazione culturale popoli, diritti e cultura, Magda Tolomei.
In occasione del convegno sarà inaugurata anche la mostra fotografica “Sorvolando l’Afghanistan”, un’esposizione di immagini scattate dal fotografo afghano Barat Alì Batoor.

Durante l’incontro interverrà anche la scrittrice, orientalista e pedagoga Marika Guerrini, che presenterà il suo libro “Afghanistan profilo storico di una cultura”. La mostra fotografica sarà itinerante. Dal 3 al 14 aprile, infatti, sarà allestita presso il Palazzo Chigi di San Quirico d’Orcia; dal 15 al 27 aprile presso il Granaio del Teatro a Monticchiello e dal 28 aprile al 10 maggio chiuderà il suo tour nel palazzo comunale di Abbadia San Salvatore. La principessa India d’Afghanistan, figlia del re riformatore Amir Amanullah, deposto nel 1929 da una rivolta reazionaria, segue da sempre gli avvenimenti tormentati del suo Paese.

La sua voce è stata un sostegno per la causa della libertà ed è stata trasmessa da Washington tramite la radio libera “Voice of America”, ascoltata clandestinamente in tutto l’Afghanistan. Dopo la caduta del regime dei Talebani, la Principessa ha continuato il lavoro del padre denunciando le violenze subite dal popolo afghano all’Onu, all’Unesco e al Consiglio delle Donne di Parigi. Dal 2006 la principessa India d’Afghanistan è ambasciatrice del suo paese per la cultura in Europa e attualmente vive in esilio a Roma, impegnandosi nella raccolta di fondi per la costruzione di pozzi in villaggi afghani.

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