Confcooperative Toscana: uno sportello per conciliare impegni professionali e vita personale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 marzo 2009 22:31
Confcooperative Toscana: uno sportello per conciliare impegni professionali e vita personale

Uno sportello per conciliare impegni professionali e vita familiare, informando sulle possibilità previste dalla normativa e sulle forme di finanziamento attuabili. Il progetto “P.A.R.I. - Politiche attive, Azioni di sostegno all’imprenditoria, Risorse per lo sviluppo, Informazioni sulle opportunità di finanziamento”, promosso dalla Commissione Dirigenti Cooperatrici di Confcooperative Toscana. Lo sportello P.A.R.I, sarà attivato nella sede di Confcooperative Toscana, in via Vasco de Gama 25 a Firenze, entro il mese di marzo 2009 e fornirà informazioni sulle possibilità offerte dalla normativa in materia di pari opportunità, conciliazione vita-lavoro e imprenditoria al femminile, oltre che sui possibili finanziamenti attivabili per forme di flessibilità che aiutino a conciliare lavoro e famiglia.

Il progetto, il primo di questo tipo attivato da Confcooperative sul territorio nazionale, sarà avviato in forma sperimentale per un anno, inizialmente a livello regionale, e successivamente sarà esteso al livello provinciale e interprovinciale dell’associazione, con una presenza capillare sul territorio.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
- Informare in maniera sistematica e capillare sulle opportunità offerte dalla normativa in materia di pari opportunità, conciliazione vita lavoro e imprenditoria femminile: la legge 53/00 “Sostegno alla paternità e maternità e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”, il decreto legislativo 198/06 “Codice delle pari opportunità tra uomo e donna”, la legge 215/92 “Azioni positive per l’imprenditorialità femminile”, la normativa relativa alla creazione di nidi aziendali, il patto regionale per l’occupazione femminile, ecc..

I destinatari dell’intervento sono tutte le cooperative, i loro dirigenti, i soci, le lavoratrici ed i lavoratori a seconda delle reali necessità.
- Informare e formare le/i referenti delle Unioni Provinciali affinché possano partecipare attivamente alle attività proposte.
- Effettuare una mappatura dei reali bisogni e differenziarli attraverso questionari e colloqui informativi con i/le dirigenti di impresa.
- Promuovere progetti “pilota” a livello locale, coinvolgendo anche più imprese che potranno associarsi in Associazioni temporanee di impresa o Associazioni temporanee di scopo.
- Reperire finanziamenti regionali, nazionali ed europei per strutturare il servizio descritto.
- Effettuare una mappatura regionale con le “buone prassi” già in campo.

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