Progetti partecipativi, Fragai: “Se la legge fosse stata applicata anche per Castello, la vicenda sarebbe stata diversa”

Redazione Nove da Firenze
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02 dicembre 2008 15:47
Progetti partecipativi, Fragai: “Se la legge fosse stata applicata anche per Castello, la vicenda sarebbe stata diversa”

Firenze– Venti progetti partecipativi su riqualificazione urbana, piani strutturali, percorsi formativi, piani economici e sociali finanziati in otto province toscane, per complessivi 684.700 euro, pari a tutte le risorse disponibili per il 2008. Si è presentato con questi dati Rodolfo Lewanski, autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione, a due mesi dal suo insediamento nella carica. “Se la legge fosse stata applicata anche su Castello, forse la vicenda fiorentina avrebbe assunto una fisionomia diversa e non saremmo di fronte ad un’opinione pubblica sconcertata, piena di sospetti.

C'è un’esigenza di maggiore trasparenza da parte dei cittadini ed è bene che la classe politica ne prenda atto" ha commentato l’assessore regionale alle riforme istituzionali, Agostino Fragai, nel corso della conferenza stampa che ha tracciato un primo bilancio della normativa regionale sulla partecipazione. “La politica avviata dalla Regione Toscana rappresenta un’innovazione di rilievo nel panorama non solo italiano, ma anche internazionale – ha sottolineato Lewanski, che è professore associato alla facoltà di scienze politiche dell’ateneo bolognese - Molti paesi offrono una ricca casistica di esperienze di coinvolgimento dei cittadini nelle scelte collettive, ma esempi di promozione attiva, sistematica e su questa scala sono assai rari”.

Il 30 novembre scorso è scaduto il termine per la presentazione di nuove richieste per il 2009. La legge, infatti, fissa tre scadenze: novembre, marzo e luglio di ogni anno. Sono state presentate 12 domande, per un ammontare complessivo di 488.000 euro, alle quali sarà data risposta entro l’anno. I progetti approvati potranno partire a gennaio. Fra le richieste anche quella di un gruppo di cittadini sull’aeroporto di Ampugnano (Si). “Vogliamo spingere le persone ad essere cittadini attivi, capaci di confrontarsi su problemi complessi – ha commentato il vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Starnini – Entrando all’interno della complessità il cittadino, che vede un problema dal suo punto di vista, si confronta con altri punti di vista e con prospettive più generali”.

Ecco il complesso dei progetti partecipativi finanziati per il 2008, divisi per provincia, con importi in euro. Firenze: comune capoluogo, regolamento comunale di partecipazione, 28.000, e riqualificazione di Piazza dei Ciompi, 25.000; Lastra a Signa, riqualificazione del quartiere di Ponte a Signa, 42000; Bagno a Ripoli, piano strutturale, 36.000; Montespertoli, riqualificazione del territorio, mappa di comunità, 57.000; Sesto fiorentino, raccolta dei rifiuti, 70.000. Arezzo; comune capoluogo, riqualificazione del quartiere Saione, 38.000; Civitella Val di Chiana, piano strutturale, 29.000; Comunità montana del Casentino, mappa della comunità di Cetica per l’ecomuseo, 14.000.

Grosseto: comune capoluogo, regolamento urbanistico, 43.000. Livorno: comune capoluogo, utilizzazione del Cisternino, 44.000; Cecina, istituto Isis Polo-Cattaneo, percorso formativo, 10.000; Piombino, riqualificazione di piazza Bovio, 7.500. Lucca: Forte dei Marmi, politiche di riqualificazione territoriali, 29.000, e percorso formativo istituto comprensoriale, 9.200. Pistoia: Società della salute Valdinievole, programmazione sociosanitaria, 33.000; Agliana, riqualificazione urbana del centro, 40.000, Uzzano, ampliamento scuola con locali ad uso collettivo, 20.000.

Prato, comune capoluogo, piano strutturale, 75.000; Parco dell’Appennino, vari comuni nelle province di Lucca e Massa, piano di sviluppo, 35.000. L’autorità per la garanzia e la promozione della partecipazione ha sede presso il Consiglio regionale della Toscana, in via Cavour 18 a Firenze. Presto attiverà un proprio sito internet, all’interno delle pagine web dell’assemblea toscana. A supporto dei processi partecipativi è già stata siglata una convenzione con le università di Firenze, Siena e la Scuola Sant’Anna di Pisa per specifici corsi di formazione.

(dp)

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