Spettacolo, Fotografia: alla Pergola, dal 24 novembre, momenti ed immagini del teatro in carcere

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 novembre 2008 14:37
Spettacolo, Fotografia: alla Pergola, dal 24 novembre, momenti ed immagini del teatro in carcere

Saranno le immagini della mostra fotografica “A scene chiuse” a tentare di spiegare il rapporto tra teatro e carcere. Allestita dal 24 al 30 novembre 2008 presso il Teatro della Pergola a Firenze a cura del Centro per la fotografia dello Spettacolo con il patrocinio della Regione Toscana. Orario di apertura degli spettacoli.
La mostra sarà presentata lunedì 24 novembre 2008 nell’ambito dell’omonimo convegno sul tema del teatro in carcere in programma nel Saloncino del Teatro della Pergola dalle ore 10,00 in poi.

Interverranno alcuni tra i maggiori esponenti delle realtà di teatro in carcere a livello nazionale. Progetto promosso dalla Regione Toscana. Organizzazione a cura della compagnia del Teatro Popolare d’Arte di Bucine. Nell’occasione verrà presentato anche il volume edito da Titivillus e curato da Andrea Mancini, “Il segno inspiegabile. Il teatro segreto di Maurizio Buscarino”, raccolta di immagini dedicate all'esperienza del teatro in carcere. L’esposizione ospita fotografie di Maurizio Buscarino, Francesco Galli, Alessandro Botticelli, Paolo Ranzani, Enzo Cei, Massimo Agus, Simone Donati, Clara Vannucci, con una sezione internazionale e una sul teatro carcere in Toscana.

La mostra “A scene chiuse. Momenti ed immagini del teatro in carcere” intende presentare una scelta di differenti sguardi che hanno riletto fotograficamente le esperienze del teatro in carcere in diverse realtà italiane. Si tratta di una raccolta di immagini che non vuole tanto documentare in modo esaustivo questa particolare esperienza di teatro, ma piuttosto fornire una serie di approcci al racconto per immagini, specifici e diversi tra loro, che possono servire nella loro particolarità ad aprire una riflessione su quella che è stata ed è tuttora la pratica del teatro in carcere in Italia.

I fotografi che hanno seguito il lavoro delle compagnie che operano all’interno degli Istituti di pena hanno saputo cogliere, in modo profondo e articolato, il particolare incontro tra energie diverse ma complementari che osserviamo nella pratica del teatro in carcere: l’incontro potente e pieno di implicazioni tra l’energia dei teatranti che vogliono portare la strada della loro ricerca in nuovi territori, e l’energia umana dei detenuti, nutrita dalla tensione di erompere verso l’esterno, e verso una propria forma di salvezza, tramite il teatro.

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