Dal parrucchiere e dall’estetista con l’IVA al 10%

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 novembre 2008 18:35
Dal parrucchiere e dall’estetista con  l’IVA al 10%

E’ partita da Pisa la campagna CNA in favore di un rilancio del settore benessere: lotta al lavoro nero, occupazione, e soprattutto abbassamento dell’Iva al 10% ( oggi è al 20%) per le attività del settore: un beneficio a completo vantaggio del consumatore che quindi pagherebbe meno il servizio.
La proposta è stata lanciata stamani lunedì 10 novembre nel corso della manifestazione nazionale della CNA Crea Bellezza, la due giorni di formazione e dibattito che Cna organizza annualmente a Pisa per gli addetti del settore.

A illustrare la proposta sono stati Savino Moscia presidente Nazionale CNA Benessere e Sanità, Antonio Marino Presidente nazionale Camera Italiana Acconciatura e Marco Baldi Presidente CNA Toscana. Assenti giustificati (causa sciopero treni) i due deputati Andrea Lulli (PD, Comm.Attività Produttive) e Gabriele Toccafondi (PDL, Commissione Bilancio). Savino Moscia ha confermato l’impegno di CNA da qui al 2010 per la riduzione dell’Iva e ha informato che da Napoli è partita la prima raccolta di firme a sostegno della proposta proprio stamani.

Antonio Marino ha aggiunto che “in molti paesi europei è stato avviato con successo questo esperimento. Come in Olanda dove l’IVA è stata portata dal 19% al 6% e si sono avuti riscontri in termini di aumento del fatturato del 20-25% e si è registrato nel contempo anche un analogo incremento di assunzioni di dipendenti. L’IVA deve essere abbattuta per tutto il settore benessere e non solo per l’acconciatura”. Marco Baldi ha garantito “pieno appoggio a questa iniziativa” ed ha sottolineato l’importanza del fatto che la proposta sia stata lanciata di fronte a una vasta platea di giovani che esercitano la professione giunti da tutt’Italia, che l’hanno accolta con entusiasmo.
CNA ha lanciato questa campagna, poiché anche le imprese del benessere rischiano di subire e in alcuni casi già avvertono i contraccolpi della crisi economica.

Stiamo parlando di 9.000 imprese toscane e di quasi 20mila addetti nel settore acconciatura ed estetica a cui si aggiungono, sempre nella nostra regione, 200 palestre costituite in forma di impresa.

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