Buon Governo: 5 giorni di incontri, pièces teatrali, letture e musica fra etica, gestione della cosa pubblica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 ottobre 2008 18:45
Buon Governo: 5 giorni di incontri, pièces teatrali, letture e musica fra etica, gestione della cosa pubblica

2 ottobre 2008- Cinque giorni e oltre venti appuntamenti per continuare a parlare della lezione che ancora oggi il celebre affresco di Ambrogio Lorenzetti, “Gli Effetti del Buono e Cattivo Governo”, esprime sulla gestione della cosa pubblica, delle istituzioni e della politica.
Torna “Alla ricerca del Buon Governo, virtù politiche e Bene Comune”, l’iniziativa organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Siena e realizzata con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, che per questa seconda edizione sarà incentrata sul tema della Magnanimità, raffigurata nella Sala della Pace di Palazzo Pubblico come dispensatrice di onori e denaro.
Un grande evento che dal 12 al 16 novembre, vedrà la città di Siena al centro di dibattiti, convegni, grandi incontri, pièces teatrali, letture e musica.

Tanti i luoghi coinvolti, dal Teatro dei Rozzi a quello del Costone, dal Santa Maria della Scala alle risalite meccaniche che dai parcheggi scambiatori portano in centro, che faranno da cornice alle mostre fotografiche sui personaggi della storia recente, la cui vita si è ispirata alla Magnanimità. Tanti i protagonisti della rassegna che, venerdì 3 ottobre alle 21.15 nella Chiesa di Sant’Agostino, avrà il suo prologo nel concerto di Gianluigi Gelmetti con la Sydney Symphony Orchestra, realizzato in collaborazione con l’Accademia Musicale Chigiana e unica tappa in Toscana.

Grande apertura, mercoledì 12 novembre al Complesso museale Santa Maria della Scala con la lectio magistralis “Magnanimità antica, magnanimità cristiana, generosità cartesiana”. Ed ancora, George Soros e Giuseppe Guzzetti, protagonisti dell’incontro su “Generosità e aiuto. La magnanimità e l’impegno delle Fondazioni”. Nicola Labanca, invece, coordinerà l’incontro con Carlo Lucarelli e Gianfranco Manfredi, rispettivamente autori di “L’ottava vibrazione” e “Volto Nascosto”, sul tema “Che gente siamo stati? Italiani in colonia, ritorni di colonia”, mentre Mario Sesti sarà protagonista del dibattito e della proiezione del video su “La magnanimità da Rossellini a Virzì”.

Benedetta Tobagi, Agnese Moro, Sabina Rossa, Luigi Manconi e Manlio Milani saranno insieme per parlare di “Vittime, terrorismo, perdono: soluzioni individuali?”. “Perdono e riconciliazione: i dilemmi del post-conflitto” sarà, invece, il tema dell’incontro con Alex Boraine, vicepresidente della Commissione Sudafricana, con Aryeh Neier, fondatore di Human Rights Watch e Irfanka Pasagic, fondatrice della ONG Amica Tuzlanska dopo Srebrenica, mentre Tzvetan Todorov sarà il protagonista della lezione di chiusura “La memoria come rimedio al male”.

Numerosi anche gli spettacoli teatrali con due appuntamenti, uno pomeridiano al Teatro del Costone e uno serale al teatro dei Rozzi, dove ad esibirsi sarà anche Giorgio Albertazzi con “Memorie di Adriano”. Di Maurizio Panici sarà la regia di “Letture sulla Magnanimità”, a cura di Alfonso Berardinelli, mentre Vittorio Sermonti emozionerà gli spettatori con le letture del Canto X della Divina Commedia su Farinata degli Uberti. Palcoscenico della rassegna anche la Sala del Mappamondo di Palazzo Pubblico, dove prenderà vita lo spettacolo di danza “Nobile d’animo”con Vladimir Derevianko.
Mercoledì 12 novembre sarà anche il giorno dell’inaugurazione della mostra “La continenza di Scipione.

Il tema della magnanimitas nell'arte italiana”, presentata da Maurizio Bettini. La mostra, allestita nei Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico, a cura di Mauro Civai, con la collaborazione di Marilena Caciorgna, sarà visitabile fino al 30 novembre e si articola in cinque sezioni sul tema della “Magnanimitas”. Fulcro della mostra, che si avvale di una serie di pannelli espositivi, è la tavola di Domenico Beccafumi, conservata nella Pinacoteca Nazionale di Lucca e databile verso la metà del terzo decennio del Cinquecento.

L’opera doveva far parte della decorazione di una camera, come dimostra il soggetto, la ‘Continenza’ appunto, destinato ad esaltare le virtù connesse al matrimonio. È più faticoso “superare se stessi che i nemici” e Scipione vince anche questa battaglia.
Le immagini del “Buon Governo” tratte dal ciclo lorenzettiano, hanno ormai un valore universale. Sono diventate l’esemplificazione di come il “bene del Comune” diventa “Bene Comune”. E non poteva che essere Siena ad interrogarsi ancora una volta su come sia possibile oggi riprendere quella lezione per rispondere al desiderio generale di buona politica e di buon governo.

Il nuovo calendario di “Alla ricerca del Buon Governo, virtù politiche e Bene Comune” ha l’obiettivo ambizioso di collocare il dibattito nell’area vasta dei media, dei partiti politici, delle istituzioni e del senso comune. Ma vuole essere anche e soprattutto un’occasione per coinvolgere i cittadini. Il ciclo affrescato da Lorenzetti, vero manifesto politico di quello che allora era il pensiero dei Nove governanti senesi, ci mostra infatti che gli effetti della politica si ripercuotono sempre sugli abitanti della città.

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