Sicurezza: oggi in p.zza S. Croce dalle ore 18.00 la manifestazione Piazza libera tutti.
Non più clandestine alla guida: 25 donne immigrate aiutate a prendere la patente

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 maggio 2008 15:05
Sicurezza: oggi in p.zza S. Croce dalle ore 18.00 la manifestazione <I>Piazza libera tutti</I>.<BR>Non più clandestine alla guida: 25 donne immigrate aiutate a prendere la patente

Lo sgombero del campo rom di via Bovisasca a Milano, il 1° aprile e ancor più l'incendio del campo di via Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, il 14 maggio u.s., hanno richiamato la pubblica attenzione, non soltanto sulle disumane condizioni di vita in cui versano migliaia di persone, ai bordi delle nostre città, senza che vengano riconosciuti loro i Diritti Umani fondamentali e garantiti quei servizi minimi che, sanciti dai Trattati Internazionali, anche il nostro Paese ha sottoscritto, ma soprattutto quella mentalità violenta ed esclusivista con cui si vorrebbe costruire la società del futuro.

Tale mentalità è immediatamente riscontrabile anche nella scelta di diverse amministrazioni locali - indistintamente di destra o di sinistra, tra cui ormai si distingue quella fiorentina - di perseguire chi chiede l'elemosina per le strade e nella tolleranza - o peggio l'organizzazione - di "ronde di cittadini a tutela del territorio", ruolo di esclusiva competenza dello Stato, mediante le Forze dell'ordine.
Tra l'altro in questi giorni è partito un appello diffuso da un gruppo di giornalisti sul comportamento dei media.

Troppo spesso nei titoli, negli articoli, nei servizi i rom in quanto tali - come popolo - sono stati indicati come pericolosi, violenti, legati alla criminalità, fonte di problemi per la nostra società. Purtroppo l'enfasi e le distorsioni di questo ultimo periodo sono solo l'epilogo di un processo che va avanti da anni, con il mondo dell'informazione e la politica inclini a offrire un caprio espiatorio al malessere italiano. Singoli episodi di cronaca nera sono stati enfatizzati e attribuiti a un intero popolo; vecchi e assurdi stereotipi sono stati riproposti senza alcuno spirito critico e senza un'analisi reale dei fatti.

Il popolo rom è storicamente soggetto, in tutta Europa, a discriminazione ed emarginazione, e il nostro paese è stato più volte criticato dagli organismi internazionali per la sua incapacità di tutelare la minoranza rom e di garantire a tutti i diritti civili sanciti dalla Costituzione italiana, dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani.
A Firenze come nel resto d’Italia molte donne extracomunitarie sono penalizzate nell’inserimento lavorativo perché quasi sempre prive di licenza di guida.

Per questo la Provincia di Firenze sostiene il progetto dell’Associazione Fate (Formazione arte terapie editoria), denominato “Donne al volante”, che mira a favorire l’acquisizione della patente di guida B da parte di alcune donne, soprattutto madri straniere ed extracomunitarie per favorire la loro ricerca di lavoro. Da oggi partirà questa nuova esperienza per le prime 25 donne straniere. “E’ la prima esperienza del genere in Italia – spiega il Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi – Credo che sulla questione sicurezza debba vincere la serietà, non la demagogia.

Non si va da nessuna parte se si pensa di perseguire l'immigrato perché è immigrato. Ci vogliono segnali concreti. Nello specifico, per promuovere il reinserimento delle donne nel mondo del lavoro e favorire la partecipazione femminile straniera ed extracomunitaria al mercato del lavoro è essenziale costruire percorsi di solidarietà e opportunità e quello di ‘Fate’ va proprio in questa direzione”. Non esistono modelli unici di intervento, ma approcci diversi, differenziati in funzione di caratteristiche specifiche dell’utenza del territorio e di continui mutamenti sociali.

Per questo, avverte Maria Zipoli, presidente dell’associazione Fate, “si è creduto necessario elaborare una specifica azione di sostegno all’occupabilità femminile di donne straniere ed extracomunitarie svantaggiate, penalizzate nell’inserimento dei posti di lavoro perché senza licenza di guida”. E’ nato così il progetto ‘Donne al Volante’ che mira all’acquisizione della patente di guida B per alcune donne, soprattutto madri straniere ed extracomunitarie, individuate preventivamente, al fine di favorirne l’occupabilità.

Molte donne, straniere ed extracomunitarie, presenti in Italia, magari da tantissimi anni, lavoratrici e cittadine a tutti gli effetti, sono ancora a forte rischio d’esclusione sociale o in fase di reinserimento lavorativo e la mancanza della patente di guida costituisce un impedimento all’accesso di un’occupazione più dignitosa e stabile. Il progetto “Donne al Volante “ sostenuto dalla Provincia di Firenze, costituirà un percorso sperimentale in grado di offrire una risposta alla questione dell'immigrazione femminile, mirando ad individuare e a rimuovere le condizioni di marginalità sociale offrendo al contempo strumenti che possano favorire l'integrazione sociale delle destinatarie del progetto.

Il progetto quindi si propone, tra le sue finalità, lo sviluppo delle pari opportunità nell'inserimento lavorativo, l'adeguamento delle competenze professionali dei lavoratori e l'attuazione dei principi di integrazione e di inclusione sociale. In pratica l’accordo con le autoscuole locali permetterà da oggi, a 25 donne prescelte tra le iscritte , di avviare le procedure per la richiesta di rilascio della patente di guida di tipo B, usufruire della formazione teorica e pratica fornita dalle autoscuole convenzionate e sostenere gli specifici esami previsti per il conseguimento della patente in modo completamente gratuito.

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