Lady Chatterley nacque a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 maggio 2008 14:54
Lady Chatterley nacque a Firenze

Firenze – Sono passati 80 anni da quel 1928 che vide la pubblicazione delle prime copie de “L’amante di Lady Chatterley”. D. H. Lawrence scrisse il suo romanzo quando viveva insieme alla moglie a Villa Mirenda, in un piccolo borgo sulle colline di Scandicci, tra il ‘26 e il ‘28. Consapevole della novità dell’opera per la mentalità della sua epoca, disperava di poterla pubblicare in forma integrale. E invece, su consiglio dell’amico libraio Giuseppe Orioli, si rivolse alla piccola Tipografia Giuntina di Firenze, che senza troppi problemi diede alle stampe le prime copie, numerate e firmate, a spese dello scrittore.

“Oh beh, sono cose che facciamo tutti i giorni!” disse il tipografo, quando Lawrence gli spiegò di che parlava il libro. E’ questa la storia della nascita di uno dei romanzi più influenti della letteratura del ‘900, un’opera che solo nel 1960 potè circolare liberamente senza censure. Per ricordare le curiose origini fiorentine del romanzo, nell’ottantesimo anniversario della pubblicazione la Toscana ha deciso di rendere omaggio al grande scrittore con un convegno internazionale ed una serie di iniziative collaterali, dal 28 al 31 maggio a Firenze e a Scandicci.

“Il corpo, la fiamma, il desiderio. D.H. Lawrence, Firenze e la sfida di Lady Chatterley”, questo il titolo delle iniziative; l’organizzazione è del Consiglio regionale della Toscana e di Scandicci Cultura, insieme a New York University – Villa La Pietra, British Institute of Florence, Gabinetto Viesseux e Mediateca Regionale Toscana. Le iniziative sono state presentate in conferenza stampa dal vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Angelo Pollina, dalla responsabile scientifica del progetto, Serena Cenni (Università di Trento), e dal presidente di Scandicci Cultura, Aldo Frangioni. Si comincia con il cinema: mercoledì 28 maggio a partire dalle 20.00 all’Auditorium Stensen (Viale Don Minzioni 25/A, Firenze) si potranno vedere Priest of Love di Christopher Miles (1981), tratto dalla biografia dello scrittore, e Donne in amore di Ken Russell (1969), ispirato all’omonimo romanzo che Lawrence scrisse nel 1920.

Il giorno successivo, giovedì 29 alle 21.00, il recente Lady Chatterley di Pascale Ferran (2006). L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. Il convegno internazionale si apre giovedì 29 alle 11.00 nella Sala Gonfalone di Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio regionale della Toscana (Via Cavour 2), con gli interventi di Serena Cenni, Ornella De Zordo, Vita Fortunati e Mario Domenichelli, che parleranno di “Un romanzo tenero e delicato. Firenze e L’amante di Lady Chatterley”; si prosegue nel pomeriggio al Gabinetto Viesseux (Palazzo Strozzi, ore 15.00), sul tema “D.H.

Lawrence: sollecitazioni culturali in Toscana”, con Laura Desideri, Simonetta De Filippis, Bethan Jones, Serena Cenni, Sandro Melani, Marija Knĕzević, Stephen Rowley. Venerdì 30 ci si sposta al British Institute of Florence (Palazzo Lanfredini, Lungarno Guicciardini 9, ore 9.30) per discutere di “Lady Chatterley: il testo, la censura, le interpretazioni” con Peter Preston, Carla Comellini, Natalya Reinhold, Stefania Michelucci, Franco Marucci, Nick Ceramella. La sessione conclusiva, “Decostruire/ricostruire la sessualità”, sarà nella cornice di Villa La Pietra, sede della New York University (Via Bolognese 120, ore 9.30), e vedrà la partecipazione di Mirella Billi, Izabel Brandão, Valeria Bruni, Renzo D’Agnillo, Howard Booth.

Non manca nel programma una visita a Villa Mirenda a San Polo a Mosciano (Scandicci), dove vissero i Lawrence (venerdì 30 ore 16.30, prenotazione obbligatoria), con la lettura di testi di Lawrence, lo spettacolo “Un ospite speciale. D.H. Lawrence a Villa Mirenda” realizzato da Fulvio Cauteruccio e Pietro Gaglianò, ed una performance musicale del GAMS Ensemble. Info: 055 2387792, 055 757348. E’ stato il vicepresidente dell’assemblea toscana, Angelo Pollina, ad aprire la conferenza stampa portando il saluto del Consiglio regionale della Toscana.

“Un evento significativo a livello internazionale – ha commentato – che ancora una volta sceglie come scenario le nostre città, Firenze, Scandicci, a testimonianza dell’importanza storica dei nostri luoghi. Siamo felici come Consiglio regionale di poter contribuire a eventi culturali di questo peso”. “E’ proprio in questi luoghi – ha aggiunto Aldo Frangioni, presidente di Scandicci Cultura – che ha visto la luce L’amante di Lady Chatterley ed è giusto che proprio in questi luoghi si renda omaggio al suo autore, che aveva trovato sulle colline di Scandicci un luogo ideale dove risiedere.

Lawrence conosceva e amava la Toscana, era profondamente interessato al mondo etrusco. Fu grazie all’impegno del libraio Orioli, figura storica di riferimento per tutti gli intellettuali che frequentavano Firenze in quel periodo, e al coraggio della piccola Tipografia Giuntina, l’unica al mondo disponibile a pubblicare il romanzo, che le prime copie de L’amante di Lady Chatterley furono date alla stampa”. E’ stata quindi Serena Cenni, professore ordinario di Letteratura inglese all’Università di Trento e responsabile scientifica del progetto, ad illustrare più in dettaglio il programma degli eventi.

“Un’operazione culturale che vede coinvolte più istituzioni, nel comune intento di ricordare e valorizzare le origini del romanzo – ha affermato – Lawrence considerava L’amante di Lady Chatterley, anche e soprattutto nelle scene più scabrose, più erotiche, un lavoro profondamente morale; si opposte sempre con fermezza ai grigi puritani della sua epoca e alle loro accuse di pornografia. Aveva trovato a Firenze un luogo ideale che gli permise anche di esprimersi, pubblicando e diffondendo le prime copie di quello che è oggi considerato uno dei romanzi più significativi del secolo scorso”.

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