Intesa Sanpaolo: trimestrale con +34,2%, al netto degli effetti negativi della crisi dei mercati finanziari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 maggio 2008 14:28
Intesa Sanpaolo: trimestrale con +34,2%, al netto degli effetti negativi della crisi dei mercati finanziari

Milano, 13 maggio 2008– Si è riunito oggi sotto la presidenza di Enrico Salza il Consiglio di Gestione di Intesa Sanpaolo, che ha approvato il resoconto trimestrale consolidato al 31 marzo 2008. Con la presenza di Banca CR Firenze nel Gruppo, Intesa Sanpaolo è presente nel Centro Italia con circa un migliaio di sportelli (630 solo con Banca CR Firenze). I risultati del Gruppo nel primo trimestre 2008 evidenziano un positivo andamento, se si escludono gli effetti negativi della crisi dei mercati finanziari internazionali iniziata dalla seconda metà del 2007 - con un risultato dell’attività di negoziazione comunque ritornato di segno positivo, dopo quello negativo del quarto trimestre 2007 - e le principali componenti non ricorrenti.
L’utile netto consolidato di Intesa Sanpaolo nel primo trimestre 2008 ammonta a 1.748 milioni di euro, rispetto ai 3.966 milioni del primo trimestre 2007, ma crescerebbe del 34,2% se nel confronto si escludessero il risultato dell’attività di negoziazione (pari a 25 milioni nel primo trimestre 2008 e a 454 milioni nel primo trimestre 2007, che aveva peraltro segnato un risultato record beneficiando di condizioni di mercato particolarmente favorevoli) e le principali componenti non ricorrenti, costituite da: i) utile dei gruppi di attività in via di dismissione (pari a 950 milioni nel primo trimestre 2008, che include la plusvalenza derivante dalla cessione di 198 sportelli, e a 2.914 milioni nel primo trimestre 2007, che include la plusvalenza derivante dalla cessione di Cariparma e FriulAdria), ii) oneri di integrazione connessi alla fusione (pari a 444 milioni nel primo trimestre 2008 e a 22 milioni nel primo trimestre 2007), nonché relative imposte (pari a 123 milioni nel primo trimestre 2008 e a 8 milioni nel primo trimestre 2007) e iii) oneri, al netto delle imposte, derivanti dall’allocazione del costo di acquisizione (pari a 133 milioni nel primo trimestre 2008, inclusivi di una prima stima degli oneri connessi all’acquisizione di Carifirenze e Nextra Investment Management, e a 136 milioni nel primo trimestre 2007).
Intesa Sanpaolo ha potuto contare sui propri punti di forza strutturali, costituiti da una forte base di raccolta retail e da una solida posizione di liquidità e di patrimonializzazione per fronteggiare gli impatti della crisi dei mercati finanziari.

Come già dettagliatamente reso noto in occasione della diffusione dei risultati 2007, l’esposizione di Intesa Sanpaolo alla crisi dei mutui americani subprime è solo indiretta, tramite prodotti strutturati di credito, che hanno risentito dell’eccezionale flessione dei prezzi nell’ultimo trimestre del 2007 e nel primo trimestre del 2008, con riflessi sul risultato dell’attività di negoziazione prevalentemente in termini di svalutazioni.
Il Gruppo ha un’esposizione netta al rischio verso prodotti strutturati di credito con sottostanti attività US Subprime addirittura negativa - per 28 milioni di euro - al 31 marzo 2008, risultante da un’esposizione per 49 milioni e da una copertura per 77 milioni.

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