Ex Scuderie Reali a Porta Romana: un progetto triennale di recupero e riqualificazione del Parco

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2007 14:53
Ex Scuderie Reali a Porta Romana: un progetto triennale di recupero e riqualificazione del Parco

Detto fatto. Vero è che per “farlo” ci hanno messo qualche anno ma quatti quatti ci stanno riuscendo. Parliamo dello strategico rapporto tra le Scuderie Reali di Porta Romana e la Soprintendenza. Sì, le Scuderie di Porta Romana, complesso verde e tondeggiante prima di arrivare all’Istituto d’Arte; quelle Scuderie che, dopo la guerra, ospitavano i materassi della gente semplice di Firenze, che lì vedeva i film – c’era un cinema all’aperto – e conversava. E che, fino a ieri, erano un luogo un po’ selvaggio, assolutamente da regolamentare, ma sempre partendo da un assunto: che la città è di chi la vive e non solo di chi la visita.

Adesso la Soprintendenza ha deciso di “intervenire” e con una conferenza stampa dal titolo riguardoso per la “…presentazione del progetto di recupero e riqualificazione” della zona.

Oggi a mezzogiorno in punto, hanno - nelle persone della Soprintendente Paola Grifoni, dell’architetto Fulvia Zeuli e dello storico dell’arte Claudio Paolini - elegantemente fatto palese il progetto che tale non è perché già posto in essere: dunque trattasi di una decisione in atto.

Ecco quanto: l’entrata da Porta Romana sarà solo ed esclusivamente pedonale tranne per i mezzi di soccorso e trasporto eccezionale; (eccezionale come l’eccezionale pesantezza di quei camion stellari che, per i concerti e spettacoli a Boboli, hanno rotto le antiche condutture dell’acqua in terracotta: ma pare che la colpa sia da rimpallare al Polo Museale).

I ragazzi, dunque, potranno decidere di fare una più o meno sollecita passeggiata all’interno del parco: e i motorini? E le macchine? Beh, o le posteggiano a pagamento nel parcheggio di Piazza della Calza, o spostano la circolazione sul delta: Viale Machiavelli – via del Mascherino – via Madonna della Pace – via del Bobolino – via del Baluardo, nel quale mutato asse li aspetta un cementatissimo passo carrabile dotato del suo cancello carrabile e pedonale con una magnifica sbarra oleodinamica.

Ciò significa: centinaia di ragazzi letteralmente rovesciati sul Bobolino, un borghetto mansueto che si trasformerà a breve in una centrifuga pur garantendo – o proprio perché vengono garantiti - 70 parcheggi per i dipendenti della Soprintendenza e cento posti auto nell’ “area scuola”, rispettivamente a latere e retrostanti l’Istituto d’Arte.

I “bobolini” hanno raccolto più di trecento firme per – come si legge nella loro istanza urgente a tutela della pubblica incolumità e della sicurezza stradale al Bobolino – far cessare con effetto immediato la realizzazione di detto accesso carrabile; l’istanza ha avuto come destinatari il nostro sindaco Domenici, il presidente del Consiglio Comunale Cruccolini, l’assessore alla mobilità Matulli, quello al traffico Cioni, quello all’ambiente Del Lungo, il presidente del Quartiere 1 Marmugi, il Soprintendente ai Beni Ambientali ed Architettonici per Firenze e Pistoia, Grifoni ed il comandante della Polizia Municipale Bartolini.

C’è chi si è scusato dicendo le solite cose: “…Non credevamo…Abbiamo preso sottogamba…Non pensavamo”. E avete fatto molto male.

Oggi, nella blindata conferenza stampa delle dodici di cui sopra, è stato ribadito un concetto già sperimentato nella pratica e con notevole successo: che la città non è dei cittadini e che, anche stavolta, verranno impiegati dei “soldini” (100.000,00 euro per il parcheggio; per il parco I Lotto 128.173,00; per il II lotto 89.100,00 euro; finanziamenti richiesti 1.900.000,00 euro da qui al 2010 quando i lavori dovrebbero essere ultimati) che dei cittadini sono invece, e molto spesso.

“Le Scuderie erano diventate un parcheggio pubblico – ha spiegato la Soprintendente – Perfino l’Ufficio del Demanio ci ha contattati per sapere quanto guadagnassimo dai proventi del parcheggio, ignorando che noi nulla abbiamo intascato e, per questo, abbiamo pure configurato un danno erariale. Il giardino è stato, per consuetudine, considerato il giardino di tutti. Immaginiamo se così fosse anche per Boboli!”

“Alle volte le scelte sono impopolari e chi è favorevole, non parla – continua la Soprintendente – Non volete l’area cani? La considerate inadeguata? La chiudiamo! Teoricamente, noi avremmo l’autorità di non chiedere niente a nessuno, ma il pensiero non c’è mai stato.

Si tratta solo di ripristinare uno stato di legalità. Se il Bobolino ha goduto di certi privilegi prima, adesso le cose cambieranno”.

Ma il Bobolino vorrebbe solo rimanere il borgo incantato che è e non l’ennesimo snodo congestionato di traffico ambulante. Molti si lamentavano di un’assenza di ordine interno alle Scuderie e tutti l’avrebbero agognato nel rispetto, però, della libertà di uno spazio, uno dei pochi, che i cittadini sentivano ancora come il “loro” e non, perché vi potevano parcheggiare gratis.

Speriamo che non finisca tutto con l’ennesimo problema di traffico, di città asetticamente museale che, quando modifica – proprio perché non abituata a farlo – cambia solo l’ordine degli addendi. Ma il risultato, come da precetto matematico, è sempre il medesimo…

Giada Primavera

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