Referendum consultivo regionale: potranno votare anche gli stranieri residenti da almeno 5 anni

Redazione Nove da Firenze
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13 novembre 2007 19:13
Referendum consultivo regionale: potranno votare anche gli stranieri residenti da almeno 5 anni

Firenze - Nel referendum consultivo, previsto dal nuovo Statuto della Regione Toscana, potranno votare anche i cittadini stranieri residenti nella nostra regione da almeno cinque anni, in possesso del permesso di soggiorno. E' una delle principali novità previste nella nuova legge che disciplinerà tutti i referendum regionali, approvata a maggioranza dal Consiglio regionale della Toscana.
La normativa interessa il referendum abrogativo, il referendum consultivo richiesto da trentamila elettori, quello consultivo sui comuni (nuove istituzione, cambio di nome, modifica dei confini) ed, infine, il referendum sullo Statuto, in caso di un nuovo testo o di modifica del precedente.

Per favorire la partecipazione, alcune procedure saranno semplificate. Ad esempio, non c'è più l'obbligo di presentare i certificati elettorali. Il giudizio di ammissibilità da parte del Collegio di garanzia statutaria sarà precedente alla raccolta delle quarantamila firme previste dallo Statuto. Per presentare la richiesta serviranno un minimo di duemila ed un massimo di quattromila sottoscrizioni. Nel caso di referendum consultivo la raccolta delle firme dovrà estendersi a tutto il territorio regionale (almeno due terzi delle firme devono essere raccolti in almeno sei province).

La nuova legge è stata illustrata in Aula da Ilio Pasqui (PD), presidente della commissione Affari istituzionali. "L'articolato è stato discusso in commissione ed ha incontrato un'ampia condivisione - ha detto Pasqui - Sull'estensione del diritto di voto agli stranieri residenti nel referendum consultivo, però, si è registrato il dissenso del centro-destra, che proprio per questo punto ha optato per l'astensione sull'intero testo". Ed infatti anche in Aula l'esito è stato il medesimo. "In linea di massima ci troviamo d'accordo - ha spiegato Giuseppe Del Carlo (Udc) - Riteniamo però che l'estensione del diritto di voto agli stranieri residenti da 5 anni non sia da accogliere, anche perché il disegno di legge approvato due anni fa dal Governo, per il riconoscimento della cittadinanza italiana agli stranieri residenti da almeno 5 anni, è ancora bloccato".

Sul punto, la Cdl aveva anche presentato alcuni emendamenti che sono stati respinti. "Non siamo contrari in linea di principio: la nostra contrarietà riguarda semmai il voto alle amministrative e alle politiche - ha aggiunto Maurizio Bianconi, capogruppo di AN, intervenendo in dichiarazione di voto - Ma è un tema che ci pareva opportuno differire, e per questo, come Alleanza nazionale, ci asteniamo". Anche Alesando Antichi (FI) ha dichiarato il voto di astensione di Forza Italia: "Non è più tempo di approcci buonisti - ha affermato - Il diritto di voto è l'espressione massima dei diritti di cittadinanza, e va concesso al termine di un percorso, non all'inizio".

Giusdeppe Del Carlo infine ha dichiarato l'astensione dell'Udc. La legge è stata approvata con 37 voti favorevoli, 16 astenuti e nessun contrario.

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