Pane: aumenti fino al 30 per cento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 settembre 2007 14:12
Pane: aumenti fino al 30 per cento

Firenze, 12/09/07- E’ scontro tra panificatori ed associazioni dei consumatori sul previsto aumento del costo del pane che dal prossimo autunno dovrebbe subire un ulteriore rialzo.
“Il prezzo del pane non aumenta in modo vertiginoso e senza motivo”, lo assicura Cna Alimentare Toscana e ricorda che gli aumenti vertiginosi sono stati e sono quelli delle materie prime, grano e conseguentemente farine, il cui prezzo è quasi raddoppiato in pochi mesi. Un esempio: per le farine il prezzo al giugno scorso era circa 25 euro al quintale, oggi supera i 40 euro e la tendenza è ad un ulteriore aumento.

I prezzi del grano, su scala mondiale, hanno registrato negli ultimi dodici mesi un incremento del 40% e non ci sono segnali di inversione di tendenza nel medio termine.
“A fronte di tali aumenti – afferma il Presidente Cna Alimentare Toscana, Alfredo Landucci- il prezzo del pane è sì stato rivisto al rialzo, ma, a quanto ci risulta, si tratta di un modesto adeguamento agli aumenti dei costi di produzione e delle materie prime, in linea con l’inflazione; molti forni artigianali inoltre tengono ancora i prezzi fermi”.
L'Istituto Nazionale di Statistica, nella rilevazione mensile sull'indice dei prezzi al consumo, ha infatti indicato che gli aumenti del pane nel mese di agosto sono stati nell'ordine dell'0,7% rispetto al mese di luglio 2007 e del 4% rispetto all'anno scorso.
“Ancora una volta, dunque –continua il Presidente Landucci- i panificatori artigiani hanno mantenuto un atteggiamento responsabile verso i propri clienti contenendo gli aumenti, consapevoli che un aggravamento dei costi sarebbe difficilmente sopportabile dai consumatori il cui potere di acquisto si va sempre più erodendo.

Non c’è stato nessun aumento “vertiginoso” e tale da creare allarme, come del resto, nei giorni scorsi, ha riconosciuto lo stesso Governo attraverso le dichiarazioni del Presidente del Consiglio”.
“È preoccupante invece –sottolinea il Presidente Cna Alimentare Toscana- la situazione in materia di approvvigionamenti delle materie prime, poiché il nostro paese importa oltre il 50% dei cereali necessari al fabbisogno nazionale. Il massiccio utilizzo dei cereali per la produzione di biocarburanti sta accelerando il rialzo dei prezzi; nei prossimi anni una buona parte della produzione mondiale di grano sarà destinata a questo scopo, continuando a provocare gli smisurati aumenti che già si stanno manifestando e che, a quanto pare, non si fermeranno!!! Così come aumenti vi sono stati per l’energia ( il prezzo del gas negli ultimi dodici mesi è anch’esso quasi raddoppiato) e altri ancora vi saranno per i costi del personale, visto l’approssimarsi dei rinnovi contrattuali”.

Cna Alimentare Toscana ha già in programma, su questi argomenti, una serie di incontri con i panificatori che si terranno in alcune province della regione.

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