La gestione faunistica in Toscana: problematiche e prospettive in un convegno il 4 e 5 maggio a Pistoia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 maggio 2007 13:40
La gestione faunistica in Toscana: problematiche e prospettive in un convegno il 4 e 5 maggio a Pistoia

Pistoia, 3 maggio 2007- E’ trascorso un decennio dalla costituzione degli ATC, Ambiti Territoriali di Caccia, e la DREAm Italia - azienda che dal 1978 effettua studi e ricerche sulle risorse naturali e territoriali in Toscana ed in Italia – ha collaborato alla organizzazione di un convegno dal titolo “La gestione faunistica. L’esperienza dell’ATC16: risultati e prospettive”, in programma per i prossimi 4 e 5 maggio a Pistoia, presso l’Auditorium provinciale (via Panconi 14). Progetti di recupero ambientale, avvio della gestione delle popolazioni ungulate, oltre ad una serie di interventi mirati alla produzione di selvaggina di qualità, sono state alcune delle scelte qualificanti il percorso di lavoro dell’ATC16, area particolare, di non facile gestione per le caratteristiche del territorio che vede ormai il florovivaismo sostituire in modo quasi esclusivo l’agricoltura tradizionale, il crescere della popolazione e la presenza massiccia di aree boscate.

Per le sue caratteristiche socio-economiche il territorio pistoiese subisce, talvolta, il conflitto che deriva dalla presenza di alcune specie faunistiche, al punto che il “costo” sopportato dalla collettività per il recupero dei danni provocati dalla fauna risulta particolarmente gravoso.
Altre volte poi l’attività di gestione ha dovuto ricreare, in certi casi con difficoltà oggettive, le condizioni minime per la sopravvivenza della fauna, individuando aree non utilizzate per l’attività agricola da destinare a recuperi ambientali.

In questo contesto ambientale e sociale la gestione della fauna non rappresenta un’opportunità, bensì una necessità per un territorio il cui interesse primario è quello di ottenere il massimo del beneficio dalla gestione attiva delle sue risorse.
I lavori del convegno intendono partire dalle difficoltà riscontrate per una riflessione che vada oltre l’esperienza gestionale e valuti la rispondenza della legislazione vigente per verificare le possibilità di adeguamento e una differenziazione delle misure secondo i diversi territori.

In questo ambito di gestione si inseriscono i lavori svolti fin dal 1993 dalla DREAm Italia, per conto della Provincia di Pistoia e dell’ATC 16 Pistoia (lavori ancora in corso). In particolare la realizzazione di numerosi corsi di formazione ha permesso di contare su una utenza venatoria di 350 cacciatori di selezione del capriolo, daino e muflone e 100 cacciatori di cervo che permettono oggi di cacciare le popolazioni su, rispettivamente, 28.600 ettari e 18.500 ettari di territorio provinciale, con un approccio di natura tecnico-gestionale basato su criteri oggettivi e riconosciuti scientificamente.

Significativa anche l’esperienza di analisi e diagnosi realizzata per conto dell’ATC Pt16, propedeutica alla stesura del nuovo Piano Faunistico Venatorio Provinciale che sarà divulgata in occasione del convegno.
In particolare venerdì 4 maggio (inizio lavori, ore 15) si parlerà del territorio della provincia di Pistoia, del ruolo della Provincia dopo l’istituzione degli ATC, della progettualità maturata begli interventi di recupero ambientale e di specifici progetti e casi di studio, oltre che di imprenditoria agricola e opportunità di sviluppo in zona montana.

La mattinata di sabato 5 maggio (inizio lavori, ore 9) sarà dedicata invece al tema “La normativa a supporto della gestione faunistica del territorio: quale possibile evoluzione?”.

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