Teatro Verdi Poggibonsi: Dux in scatola chiude il 20 aprile la rassegna Sipario Aperto 2006/2007

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2007 13:07
Teatro Verdi Poggibonsi: <I>Dux in scatola</I>  chiude il 20 aprile la rassegna Sipario Aperto 2006/2007

La stagione invernale del Teatro Verdi - Associazione culturale Timbre di Poggibonsi (Siena) volge al termine e presenta l’ultimo appuntamento della rassegna 2006/2007 “Sipario Aperto”, promossa dall’Associazione Timbre e dall’Amministrazione comunale di Poggibonsi con il contributo di Regione Toscana Amministrazione provinciale di Siena e Banca di Credito Cooperativo di Cambiano.
Il cartellone chiude venerdì 20 aprile 2007 (ore 21,15) con uno spettacolo di Daniele Timpano in occasione della ricorrenza del 25 aprile.

In scena, nello spazio del Teatro Verdi, in via del Commercio 15 a Poggibonsi, prodotto da Amnesia Vivace, “Dux in scatola”, autobiografia d’oltretomba di Mussolini Benito.
La rappresentazione, che fa parte delle celebrazioni per il 62° anno della Liberazione a cura del Comune di Poggibonsi, è a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria al numero 0577 981298 o tramite mail a teatroverdi@valdelsa.net.
In “Dux in scatola”, l’attore - solo in scena con l’unica compagnia di un baule che viene spacciato come contenente le spoglie mortali di “Mussolini Benito”- racconta in prima persona le rocambolesche vicende del corpo del duce, da Piazzale Loreto nel ’45 alla sepoltura nel cimitero di S.Cassiano di Predappio nel ‘57.

Alle avventure post-mortem del cadavere eccellente si intrecciano brani di testi letterarii del Ventennio (Marinetti, Gadda, Malaparte…), luoghi comuni sul fascismo, materiali tra i più disparati provenienti da siti web neofascisti, nel tentativo di tracciare Il percorso di Mussolini nell’immaginario degli italiani, dagli anni del consenso agli anni dei memorabilia nostalgici. L’attore, costretto ad avvicinare la materia da una lontananza cronologica e ideologica immensa, gioca una identificazione posticcia con l’oggetto del suo racconto, parlando sempre in prima persona, come se il suo corpo contenesse la forza criminale del fascismo tra le sue quattro ossa.

Una identificazione che è appunto posticcia, visto che in scena non c’è nessun tentativo di rappresentare un personaggio-Mussolini: il duce degli italiani è nel baule, o al limite nella tomba di Predappio. L’assimilazione forzata tra il soggetto (Daniele Timpano: “sinistramente” vivo) e l’oggetto (Mussolini Benito: “destramente” morto) del racconto riconferma la lontananza irriducibile tra due visioni del mondo inconciliabili. Lo spettacolo è stato finalista del Premio Scenario 2005, aggiudicandosi il primo premio della “Giuria Ombra”.

La stagione
“La stagione del Teatro Verdi - Sipario Aperto IX° edizione (progetto e rete regionale dei piccoli teatri) - spiega il direttore artistico, Luca Losi - è una stagione le cui scelte artistiche sono rappresentative della nostra identità in divenire, dettate da un istinto alla sopravvivenza che guarda avanti e guarda al presente senza dimenticare da dove viene, nel rispetto della nostra necessariamente necessaria diversità.

Nati circa 15 anni fa come associazione profondamente legata al territorio e che nel territorio ha diffuso ed investito in cultura e formazione, Timbre e di conseguenza il Teatro Verdi, sono un porto d’accoglienza e di partenza, luogo che ospita progetti e talenti, da sempre luogo d’aggregazione e formazione, luogo di promozione di tangibili esempi: tanti spettacoli, belli, importanti, legati o meno a tematiche urgenti, sempre espressione di una grande capacità di cogliere, “possedere” e soprattutto di “dare”.

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