Osservatorio Congiunturale Artigianato e Piccola Impresa della Provincia di Firenze: nel secondo semestre 2006 migliora il saldo degli ordini su base

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 marzo 2007 14:55
Osservatorio Congiunturale Artigianato e Piccola Impresa della Provincia di Firenze: nel secondo semestre 2006 migliora il saldo degli ordini su base

Firenze, 13 marzo 2007- L’indagine condotta da CNA Firenze, in collaborazione con la Camera di Commercio di Firenze, evidenzia, nel secondo semestre 2006, un’evoluzione sì positiva, ma al tempo stesso in leggero rallentamento per l’artigianato manifatturiero della Provincia di Firenze. I risultati sono apprezzabili, ma non brillanti, soprattutto alla luce dei potenziali fattori stagionali della seconda parte dell’anno. Uno degli indicatori più interessanti riguarda il confronto tendenziale (sui 12 mesi) degli ordini, dove si registra un piccolo, ma significativo, miglioramento rispetto al semestre precedente: da + 29,95% a + 33,16% .

Non può dirsi altrettanto per l’altro indicatore, il confronto semestrale degli ordini ricevuti, il cui saldo è diminuito, passando da +22,46% a +15,51%.
Anche i risultati relativi alla redditività aziendale evidenziano un lieve miglioramento: infatti, a fronte del +10,16% (tendenziale) e del +35,83% (giudizio) registrati a dicembre 2006, stanno il +5,35% (tendenziale) ed il + 25,67% (giudizio) calcolati a giugno dello stesso anno.

I RISULTATI DEL SECONDO SEMESTRE 2006
Il sistema moda sembra mostrare qualche segnale di ripresa congiunturale a conferma della timida ripresa emersa nel semestre precedente.

Dietro questo risultato confortante, si cela la forte spinta della pelletteria, capace di tirare verso l’alto l’insieme degli indicatori dell’intero macro-settore. Tuttavia, a differenza dei semestri precedenti, i segni di ripresa congiunturale coinvolgono, nel 2° semestre 2006, anche l’abbigliamento (nel nostro campione: produzione d’indumenti in pelle e sartorie). Del tutto mediocre appare, invece, lo stato dell’arte delle calzature che, solo nelle aspettative a breve, riescono a far intravedere qualcosa di realmente positivo.

Rimane chiuso nel cerchio della criticità strutturale il comparto delle maglierie, nonostante un risultato congiunturalmente favorevole per quel che attiene al confronto semestrale degli ordini. La grande, variegata e strategica area delle produzioni metal-meccaniche, si mantiene stabilmente ancorata ad una traiettoria evolutiva favorevole, ma i risultati, dal punto di vista congiunturale, non appaiono brillanti: in particolare, deludono le aspettative per la prima metà del 2007, che presentano un saldo assai mediocre, vicino all’azzeramento.

Dato il carattere fortemente eterogeneo del macro-settore, al suo interno si possono riscontrare forti differenziazioni: in genere, si comporta meglio la meccanica di precisione rispetto al trattamento superficiale dei metalli, alle fonderie, alla carpenteria metallica.
Il macro-settore delle lavorazioni del legno (falegnamerie, mobilifici, produzioni d’infissi e cornici) mostra nella rilevazione di questo semestre una vera e propria involuzione: cedono non soltanto i saldi degli indicatori squisitamente congiunturali (fatturato, ordini ricevuti ed anche aspettative), ma peggiora anche l’intero quadro delle variabili economico-finanziarie (riscossioni e redditività).

Se a questi tratti negativi si aggiungono le perdite subite sul versante occupazionale, si ottiene un quadro d’insieme preoccupante.
L’artigianato artistico, considerato nella sua totalità, nonostante il carattere “teoricamente” favorevole del semestre, mostra risultati debolmente positivi, da considerare quindi deludenti. Dato il carattere fortemente eterogeneo e composito di quest’aggregato di aziende, l’analisi specifica diventa un’esigenza del tutto ineludibile: le prestazioni più apprezzabili da un punto di vista congiunturale provengono dalla ceramica, dove migliorano i saldi di un buon numero d’indicatori (fatturato, ordini, riscossioni, redditività).

Le note dolenti del comparto provengono invece dal versante degli investimenti e dell’occupazione.
In questo semestre risultano buone le performance congiunturali anche delle lavorazioni del vetro: i risultati migliori si ritrovano nelle classiche variabili del fatturato e degli ordini, ed anche le aspettative per la prima metà del 2007 appaiono confortanti. Questi risultati arrivano dopo molti semestri del tutto sfavorevoli, il che induce ad usare un buon grado di prudenza nel giudizio.

Del resto, il permanere di un quadro depresso, sia per la propensione ad investire che per la dinamica occupazionale, non può che rafforzare l’invito alla prudenza.
Le sezioni “deboli” dell’aggregato sono rappresentate dal numericamente ancora robusto comparto delle lavorazioni dei metalli preziosi, dove anche in un semestre “teoricamente” favorevole, si registrano non pochi risultati negativi o critici (fatturato, ordini ricevuti, ordini attesi, riscossioni, redditività). Ed anche l’eterogeneo “contenitore” delle altre attività artistiche, nel suo insieme, mostra risultati confliggenti con il fattore stagionale come sopra ricordato per gli “argentieri ed orafi”.

Naturalmente, all’interno di questo composito insieme ci sono nicchie produttive o singole imprese che hanno avuto performance decenti od anche buone.

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