Di Pietro-Martini: spiraglio per il Corridoio Tirrenico

Redazione Nove da Firenze
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23 febbraio 2007 00:20
Di Pietro-Martini: spiraglio per il Corridoio Tirrenico

Firenze - Il completamento del corridoio tirrenico sarà oggi al centro dei lavori della commissione Territorio e ambiente del Consiglio regionale toscano, presieduta da Erasmo D'Angelis, che ha convocato in audizione l'amministratore delegato della SAT, Franco Rapino. Sarà presente anche un rappresentante del Ministero delle infrastrutture. E' di ieri la conferma da parte del ministro Di Pietro sulla scelta definitiva del tracciato, che sarà a modalità autostradale, come a suo tempo concordato con la Regione.

In commissione, SAT, che ha avanzato una proposta a costo zero per lo Stato, illustrerà i dettagli del progetto.
Grande soddisfazione è stata espressa da Oreste Giurlani, presidente Uncem, il quale vede così coronare gli sforzi dei Comuni e delle Comunità montane, insieme alla Regione Toscana ed ai Sindacati per risolvere una questione annosa com’è diventata quella del completamento del corridoio tirrenico. Giurlani ha sottolineato altresì la necessità che si addivenga, quanto prima, anche alla definizione della Due Mari, un’arteria basilare per i collegamenti tra la Toscana e le Marche.
«Si prende atto della volontà da parte del Ministro Di Pietro di andare avanti sulla proposta dei lavori a costo zero fatta dalla Sat, che peraltro egli avrebbe dovuto già conoscere e confermare, essendo stata presentata tempo addietro».

Lo dichiara il Consigliere regionale di Alleanza Nazionale Andrea Agresti in merito all’incontro di stamani sul Corridoio Tirrenico fra il Ministro Di Pietro, il Presidente della Regione Claudio Martini e l’Assessore Riccardo Conti. «In questo caso – spiega l’esponente di An – l’incontro di oggi con il Presidente Martini e l’Assessore Conti avrebbe costituito l’ufficializzazione di una nota di interesse, e non un dilatamento ulteriore dei tempi, come invece si evince dalla convocazione di un nuovo tavolo in marzo.

Ci auguriamo – prosegue – che la crisi di governo non produca ulteriori ritardi per l’approvazione del progetto». «Inoltre – dice Agresti – l’incontro avrebbe potuto aiutare i toscani a capire la volontà del Ministro Di Pietro a finanziare la Due Mari, venendo meno le risorse da far confluire nei lavori del Corridoio Tirrenico. Dunque, se oggi si apre uno spiraglio per il Corridoio Tirrenico, per la Due Mari siamo ancora in alto mare».

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