Associazione stampa toscana: per un programma partecipato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 febbraio 2007 00:33
Associazione stampa toscana: per un programma partecipato


di Cristiano Lucchi

mancano nemmeno due mesi al rinnovo delle cariche Ast. A fine marzo molti di noi andranno a votare.
Vorrei che non lo facessimo perché tirati per la giacca, perché è giusto farlo, perché sennò vincono quegli altri. Vorrei che lo facessimo soprattutto perché crediamo che sia possibile attraverso il sindacato garantire ed aumentare i diritti acquisiti (la vicenda del rinnovo del contratto ha dell'incredibile) e, considerati i numeri della professione oggi, estendere questi diritti a chi al momento ne è privo.
Da alcuni anni si parla, a mio parere giustamente, di giornalismi.

Vorrei allora che il programma di chi si riconosce nella lista Giornalisti Uniti fosse scritto da chi questi giornalismi, al plurale, li pratica tutti i giorni. Vorrei che si arrivasse a votare su un programma condiviso, costruito in maniera orizzontale, all'interno del quale emergano i bisogni diffusi all'interno delle nostre redazioni.
Viviamo tutti/e una realtà complessa, fatta di persone che incastrano la loro vita professionale tra contratti, pseudocontratti e, sempre più spesso, atti di volontariato (chissà se un giorno...).

Ma viviamo anche una realtà fatta di gente che al valore civico del giornalismo ci crede ancora (scusate l'excursus antidiluviano ;-), che odia la commistione tra pubblicità e informazione, che soffre per le pressioni economiche e politiche, che non vuole andare a letto con chissacchi per un riconoscimento dovuto, che vorrebbe iniziare a pagare i contributi per la pensione, che ha passione da vendere... ma che alla fine è ricattabile, deve star zitta, deve al massimo aspirare ad un nuova collaborazione, magari a cinque euro al pezzo o con scadenza tre mesi.
Insomma, viviamo all'interno di un magma sempre più assurdo.

Proviamo allora a tirar fuori i fili che lo animano, a renderli visibili per conoscerli e da domani combatterli meglio. Se vi riconoscete in queste poche righe proviamo, tutti/e insieme, a costruire un programma elettorale partecipato, ce lo meritiamo!

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