Riapre domani l'oratorio di Santa Maria della Querce

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 dicembre 2006 17:04
Riapre domani l'oratorio di Santa Maria della Querce

L'Oratorio di Santa Maria della Querce, nel Quartiere 4, domani mattina sarà inaugurato al termine degli interventi di restauro. È un piccolo tempio di forme brunelleschiane edificato dalla famiglia Mannelli e consacrato nel 1459. Ha proporzioni molto gradevoli, con pianta centrale sormontata da una piccola cupola emisferica. Sui tre lati del portico (raffiguranti il viaggio dei Magi, l'Annunciazione e la Natività), sull'altare e nei pennacchi della base della cupola sono presenti affreschi di Paolo Schiavo.

Lo Stato nel 2001 ha acquistato l'Oratorio dalla famiglia Antinori, insieme alla pala d'altare, anch'essa di Paolo Schiavo, firmata e datata 1460. L'oratorio era tradizionalmente di uso pubblico e di conforto ai pellegrini e, già prima dell'acquisto da parte dello Stato, era officiato dal parroco dell'Isolotto. La cerimonia di riapertura dell'Oratorio in via Palazzo dei Diavoli inizierà alle 11,00 ed i lavori di restauro sono stati eseguiti dalle due Soprintendenze. La chiesa soffriva da decenni di ristagno dell'umidità che ha provocato danni vari.

Già nel 1992 fu effettuato un monitoraggio che indicò che l'ambiente non era adatto ad ospitare la preziosa pala d'altare che fu asportata per il restauro e conservata nel Cenacolo di Sant'Apollonia. Grazie al restauro, la pala d'altare, protetta da un sistema di allarme, tornerà al suo posto. L'intervento della Soprintendenza per i Beni Architettonici ha affrontato il problema dell'umidità con la creazione di uno scannafosso perimetrale esterno, munito di bocchette di ventilazione e con l'intercettazione delle acque piovane sul sagrato, poiché l'ingresso della Chiesa rimane sottostante al livello stradale.

L'intonaco esterno, parecchio deteriorato, è stato ripristinato utilizzando calce di tipo tradizionale. È stata revisionata la cupola e tutto il sistema di displuvio delle acque. Sono stati consolidati e restaurati il piccolo campanile, gravemente pericolante e la copertura del portico. All'interno sono stati realizzati l'impianto elettrico ed il sistema di rilevazione fumo ed anti-intrusione, con particolare attenzione ad una visibilità discreta. Sono state inoltre eseguite diverse finiture con imbiancatura e ripristino degli infissi.

Durante i lavori sono stati trovati documenti di un intervento eseguito negli anni '30 dalla Soprintendenza ai Monumenti che aveva creato un vespaio al di sotto dell'aula, sacrificando il bel pavimento maiolicato di rara origine spagnola. L'abside era stato conservato ed è stato ora attentamente restaurato e integrato, sia con materiale rinvenuto che con materiale di nuova fattura. Gli affreschi di Paolo Schiavo sono stati restaurati dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico.

Presentavano un elevato degrado dovuto ad infiltrazioni d'acqua piovana che avevano causato sollevamenti e cadute di pellicola pittorica. Dopo l'intervento hanno riacquistato unità visiva e il colore chiaro e luminoso originario. Resta da completare l'opera con il restauro degli affreschi presenti sull'altare, intervento già finanziato che verrà iniziato immediatamente e portato avanti senza chiudere la Chiesa. Tra i prossimi interventi, già individuati e che dovranno essere realizzati appena la Soprintendenza avrà trovato i fondi necessari, la sostituzione del pavimento in gres dell'aula, montato negli anni '30, con un più consono pavimento in cotto.

(mr)

In evidenza