Firenze – “Tutte le libertà e tutti i diritti vengono conquistati, non sono mai regalati da nessuno. Il diritto di voto, e l’estensione del diritto di voto alle donne, sono il frutto di anni di battaglie. Oggi, siamo ormai pronti a discutere anche nuove forme di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, a partire dal voto ai sedicenni nei Consigli di quartiere”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale toscano, Riccardo Nencini, è intervenuto stamattina all’iniziativa “Dal primo voto a suffragio universale alla ratifica della ‘Carta Europea per l’uguaglianza tra donne e uomini nella vita locale e regionale’”, che si è svolta a Borgo San Lorenzo (FI), all’Auditorium Liceo Giotto Ulivi.
La giornata è culminata con la firma, da parte del sindaco di Borgo, Giovanni Bettarini, della Carta, promossa dall’Aiccre (Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa). L’appuntamento si lega al sessantesimo anniversario del voto alle donne in Italia (1946-2006): il testo della Carta, adottato durante i lavori della XXIII Assemblea degli Stati Generali a Innsbruck il 12 maggio 2006, impegna gli Enti Locali a prendere pubblicamente posizione sul principio di uguaglianza fra donne e uomini, e ad adottare sul proprio territorio gli ulteriori impegni definiti nella Carta.
Alla manifestazione hanno partecipato anche alcune cittadine borghigiane che furono chiamate a votare nel 1946, e le ragazze che quest’anno hanno votato per la prima volta. Soddisfazione per la firma della Carta è stata espressa da Chiara Grassi, presidente della commissione regionale Pari Opportunità: “Rappresenta uno strumento vitale per dare concretezza al principio di parità nella amministrazioni pubbliche – ha affermato – A partire dalla Carta, è doveroso riflettere sull’effettiva partecipazione delle donne nei luoghi di decisione della politica”.
(ab/cam)
