Scuola: la nuova materna di Scandicci sarà realizzata secondo i principi della bioarchitettura

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 dicembre 2006 14:17
Scuola: la nuova materna di Scandicci sarà realizzata secondo i principi della bioarchitettura

15 dicembre 2006- La nuova scuola materna Turri per i bambini da 1 a 6 anni sarà costruita all’insegna dei principi della bioedilizia. La Giunta ha approvato il progetto esecutivo per il nuovo complesso che accoglierà la nuova scuola materna comunale sperimentale ed uno spazio adibito a ludoteca. La struttura sarà un’opera all’avanguardia basata sui principi della bioarchitettura che prevede l’utilizzo di materiali ecologicamente sostenibili e non tossici, come le vernici al silicio e colle naturali che creano un ambiente salubre, oltre all’uso di isolanti naturali che consentono un risparmio energetico.

I progetti preliminare e definitivo sono dell’architetto Ugo Sasso, presidente dell’Associazione di bioarchitettura italiana, mentre quello esecutivo è stato realizzato dall’Ufficio progetti del Comune di Scandicci. L’edificio sarà caratterizzato da un ingresso comune che si affaccia sul giardino posteriore attraverso una grande vetrata; da qui si accederà alle due ale: quella che ospiterà il nido e quella destinata alla scuola dell’infanzia e allo spazio giochi. Secondo i disegni, la facciata sarà realizzata in laterizio con ampie vetrate, “per l’interno – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Marcello Dugini – è stato scelto il legno per la leggerezza, la rapidità di montaggio e la capacità di coibentazione di questo materiale.

L’Amministrazione ha inteso realizzare quest’opera orientandosi al risparmio energetico anche attraverso l’utilizzo di elementi rinnovabili”. La struttura avrà una certificazione energetica di classe B, con consumi compresi tra i 30 e i 50 Kw/mq annui, rispetto ai 230 Kw/mq annui consumati in un normale edificio scolastico. Nel sottosuolo, inoltre, saranno alloggiati gli impianti tecnici e delle cisterne per il recupero di acqua piovana ad uso sanitario. Nel nido le aule saranno organizzate attorno ad uno spazio centrale in corrispondenza di un grande lucernario che fornirà luce e calore durante l’inverno, mentre in estate sarà schermato con una protezione.

E’ prevista anche la costruzione di una cucina che servirà anche la scuola materna. Saranno ospitati 14 bambini di un anno e 14 dell’età di 2 anni. La scuola dell’infanzia si articolerà su due piani, attorno ad una grande scala circolare dotata di scivolo e ospiterà 2 sezioni miste di bambini dai 3 ai 5 anni. Il centro giochi è stato progettato anche in base alle indicazioni fornite dai bambini nel corso di un seminario tenuto all’attuale scuola Turri dal titolo “La scuola che vorrei”: il risultato sarà un percorso ludico differenziato da colori e giochi diversi.

Ogni ambiente è stato studiato per stimolare la creatività e l’interattività dei bambini: anche i servizi saranno particolarmente colorati e caratterizzati da giochi d’acqua. “Quest’opera ci permetterà di spostare la scuola dell’infanzia comunale nella nuova struttura che diventerà servizio sperimentale di continuità per bambini da 1 a 6 anni, un’offerta educativa integrata con un percorso teatrale già attivata nelle scuole Macarenco e di Vingone”, spiega l’assessore alla Pubblica istruzione Mercedes Tamburin.

“Una volta ultimati i lavori – dice ancora l’assessore alla Pubblica istruzione - nell’attuale scuola Turri saranno spostate le tre sezioni di materna statale dell’Istituto comprensivo 3, oggi ospitate nella scuola media Fermi, così come lo spazio gioco della nuova scuola sostituirà la ludoteca della Rodari, mettendo a disposizione nuovi locali”. Il costo preventivato è di 2 milioni e 650 mila euro.
(EE GC)

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