“Il sogno del principe”. Storia e immagini di Villa Demidoff

Redazione Nove da Firenze
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13 ottobre 2006 22:02
“Il sogno del principe”. Storia e immagini di Villa Demidoff

(Firenze,13 ottobre) Domani alle ore 17.30 avrà luogo presso la Sala Rossa di Villa Demidoff (via Fiorentina 276, Pratolino-Vaglia, Firenze) la presentazione del libro a cura di Massimo Becattini Il sogno del principe / The prince's dream (ed. Polistampa, pp. 160, euro 22). Interverranno all'incontro Francesco Dessì-Fulgheri, Pierluigi Finotello, Paolo Grossoni e Luca Masciarelli, parteciperanno il presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi e il direttore dell'Istituzione Parco Mediceo di Pratolino Roberto Bartolini, sarà ovviamente presente il Curatore. Dopo la realizzazione, nel 2005, del catalogo sulla plurisecolare storia per immagini del Parco Mediceo di Pratolino, questo nuovo libro ne esaurisce ora ogni aspetto: da quello storico a quello architettonico, da quello ambientale e paesaggistico a quello naturalistico e florofaunistico, mediante non solo gli accurati testi in italiano e inglese ma anche una straordinaria ricognizione fotografica sull'oggi eseguita tramite gli occhi diversi di più fotografi, che con campagne di ripresa appositamente realizzate, hanno misurato la loro sensibilità con le tante facce che Pratolino può ancora oggi offrire. In questa nuova pubblicazione viene così offerto un ritratto attuale del Parco, in tutta la sua eterogenea bellezza, fatta di fascinose vestigia del suo illustre passato, di fantasmi architettonici e scultorei immersi nella vegetazione, di specie animali e vegetali di grande interesse, dei tanti caratteri che ancora racchiude in sé, da quello meditativo ed esoterico voluto dal Principe Francesco, a quello più "romantico" imposto da un giardiniere boemo, il Fritsch, dopo il 1818. Completa e integra la pubblicazione, un DVD che mostra, stavolta per immagini in movimento, tutta la forza iconologica di un luogo nato per dare "spettacolo" anzitutto di sé (in forza delle invenzioni del Buontalenti e del Giambologna) e concepito come scenario ideale per eventi pirotecnici (i fuochi d'artificio, così cari allo stesso Buontalenti) o più semplicemente come magica scenografia, còlta nell'alternarsi delle stagioni.

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