La domotica per tutti viene da Pisa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 ottobre 2006 19:47
La domotica per tutti viene da Pisa

Cascina, 10 ottobre 2006 – Parte da Cascina (Pisa) la “domotica per tutte le tasche”, una vera rivoluzione della tecnologia applicata al ben abitare che intende portare nella vita quotidiana, nell’edilizia residenziale che chiunque può permettersi, il know how e le competenze acquisite in anni di esperienza nel campo del lusso, dallo yachting di altissimo livello alle ville di pregio.
A proporla, con il marchio DNHouse - Domotic Natural House è Digitart SpA, azienda di Cascina che dalla sua fondazione, nel 2000, si è distinta per progetti innovativi e realizzazioni di prestigio, al punto da essere selezionata dalla società di ricerca Eurispes, lo scorso giugno, tra le 100 imprese italiane di eccellenza del 2006, nove in Toscana.

La domotica, dunque, diventa “naturale”, in grado cioè di servire con naturalità chi vive la casa.
“Quando si parla di domotica si pensa subito a gadget costosissimi, come megaschermi al plasma, sofisticati impianti home theater, dispositivi iper-tecnologici – spiega Nicola Tinucci, fondatore e amministratore unico di Digitart, che dal 2004 è una SpA – In realtà, la domotica viene prima: è l’idea dell’abitare che ci sta dietro, il sistema nervoso che permette di richiamare scenari, governare gli elettrodomestici, telecomandare accensioni e spegnimenti, decidere un uso razionale e conveniente delle fonti di energia.

Un modo nuovo di vivere la casa, con un cuore pulsante informatico che supervisiona ogni cosa, elimina sprechi e inquinamenti, migliora la qualità della vita anche per soggetti scarsamente autonomi”.
Questa, secondo Digitart, è la direzione verso cui bisogna andare. Questa è la sfida lanciata da DNHouse by digitart, un sistema integrato affidabile, espandibile e di elevata qualità finalmente disponibile a un costo accessibile. Risparmio energetico (fino al 30%, perché il sistema elimina sprechi e sovraccarichi), sicurezza, comfort, tutela della salute (la bassa tensione riduce notevolmente l’accumulo di magnetismo all’interno delle case), qualità dell’intrattenimento, controllo locale e a distanza della propria casa non sono più appannaggio esclusivo del lusso.

Da oggi si potranno acquistare e installare, singolarmente o in varie combinazioni, soluzioni domotiche “a pacchetto” adatte a qualunque appartamento (vale a dire: tra i 60 e i 140 metri quadrati circa, valutati 2-3mila euro al mq) in grado di governare l’illuminazione, la climatizzazione, la sicurezza antintrusione (allarmi) e quella ambientale (rilevamento di fumi, gas, acqua), la gestione dell’elettricità e dei campi elettromagnetici, le movimentazioni meccaniche (di tende, cancelli, valvole di irrigazione), il videocitofono, la comunicazione interna ed esterna, le apparecchiature audio-video.

Il costo dell’impianto? A partire da 180 euro a metro quadro. Senza però dimenticare che, da stime effettuate, il valore totale dell’immobile “domotizzato” aumenta del 15/20%.
Tutto è sotto controllo, tutto si può impostare, richiamare, modificare, inserire o disinserire secondo le proprie esigenze, da casa – attraverso un touch screen, anche portatile, che dà accesso a tutti i comandi attraverso “icone” facili da riconoscere e utilizzare - oppure da fuori, telefonando con il cellulare al “cervellone” che governa la casa, mandandogli un sms o collegandosi con il computer.

In più, il sistema domotico è “responsabile”, in grado cioè di intervenire in caso di guasto e di prendere decisioni importanti anche in nostra assenza, e/o di contattarci, secondo le circostanze e le nostre indicazioni.
“E’ chiaro dunque che non si tratta solo di comodità, del tipo che mi sveglio con la mia musica preferita, aziono da fuori il forno a microonde così quando arrivo la cena è pronta oppure modifico a piacere la temperatura dell’appartamento – spiega Tinucci –.

Provate a immaginare quanto può essere importante per un anziano, o un diversamente abile, non doversi alzare per andare a vedere chi suona alla porta, ma visualizzarlo direttamente sullo schermo della tv, o controllare attraverso le telecamere a circuito chiuso se va tutto bene nelle altre stanze, o nel giardino (cosa che si può fare anche da lontano, attraverso un personal computer o un videofonino). Ancora, laddove ci siano bambini, pensate che tranquillità può dare sapere che l’impianto elettrico è gestito in modo completamente sicuro, che l’inquinamento elettromagnetico è praticamente pari a zero, che nel caso di fuoriuscite di gas, o di acqua, il sistema blocca tutto immediatamente”.


Un’opportunità che anche ospedali, case di riposo o strutture protette dovrebbero valutare. E infatti, l’interesse si è già acceso attorno a questa novità. “Siamo in contatto con diversi imprenditori edili in tutta Italia – conferma Tinucci – e crediamo di poter concludere presto qualche contratto significativo”.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza