Carta d’identità elettronica: parte il piano di sicurezza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 ottobre 2006 17:47
Carta d’identità elettronica: parte il piano di sicurezza

L’utilizzo della Carta d’Identità Elettronica (CIE) si sta diffondendo gradualmente nei più grandi centri urbani del nostro Paese. Ora anche i piccoli e medi comuni, con l’attuazione della Legge n.43 del 31 marzo 2005, stanno cominciando a interessarsi a questo nuovo strumento che porterà una notevole innovazione nel rilascio di documenti da parte degli enti locali. La Legge infatti prevede che da inizio anno si predisponga il passaggio dal documento cartaceo a quello elettronico. La rivoluzione della documentazione elettronica che sta coinvolgendo gli enti locali non riguarda solo la CIE, ma anche altri tipi di identificativi come il Passaporto Elettronico o la Carta Nazionale dei Servizi, quest’ultima fondamentale per le operazioni in remoto. La gestione dei documenti elettronici si basa su precisi standard operativi che devono in primo luogo garantire determinati standard di sicurezza nell’utilizzo di dati riservati. Proprio per questo motivo Ancitel ha predisposto un nuovo sistema per fornire a piccoli e medi comuni tutto il necessario al fine di introdurre la CIE con i giusti criteri. Dal 7 settembre infatti i Comuni possono valutare, nell’emissione di questo tipo di carta, se avvalersi del nuovo servizio denominato Piano di Sicurezza per l’emissione della CIE.

Con questa nuova opportunità sarà possibile seguire i comuni nella redazione, nell’aggiornamento e nella manutenzione del Piano di Sicurezza Comunale (PdS), utile per il corretto rilascio della carta. In questa fase del progetto CIE, Ancitel ha sviluppato un’infrastruttura informatica che permetterà ai Comuni sperimentatori di agire secondo quanto stabilito dalla normativa del D.M del 2 agosto 2005, relativo alle regole tecniche e di sicurezza per la redazione dei piani di sicurezza comunali e per la gestione delle postazioni di emissione CIE. Il servizio, che si basa su un’applicazione web ad accesso riservato per gli utenti abbonati, seguirà in modo dettagliato i Comuni nella predisposizione e nella gestione dei documenti previsti dal Decreto Ministeriale.

Funzionari e dipendenti comunali avranno a disposizione uno schema ben preciso che gli aiuterà in questa fase. Il Comune aderente al servizio PdS CIE potrà, inoltre, usufruire di un servizio di assistenza tecnica, erogato un da un help desk telefonico e telematico. L’ausilio elettronico consente dapprima una predisposizione della documentazione e, successivamente, si passa alle schede trimestrali di monitoraggio e validazione del piano, fino alle schede annuali di manutenzione e valutazione. L’applicazione web permette quindi di gestire ciclicamente tutte le informazioni di sicurezza inerenti al rilascio della CIE.

Le Amministrazioni interessate, infine, potranno richiedere un intervento consulenziale, personalizzato sulla base delle esigenze e delle specificità del contesto tecnico-organizzativo del Comune, come spiegato dalla dott.ssa Annalisa Giovannini, Direttore dell'area Consulting di Ancitel. L’obiettivo dell’Ancitel è duplice. Si vuole evitare che le Amministrazioni incorrano nel rischio di una gestione disorganica della sicurezza, possibile a causa della disomogeneità delle norme giuridiche e tecniche che ne regolano criteri e adempimenti, e allo stesso tempo favorire un elevato grado di coerenza con le peculiarità organizzative e tecnologiche dell'Amministrazione e con gli indirizzi e le direttive ministeriali. Il progetto, che è in fase di elaborazione dal 2005, ha visto la collaborazione di 250 Comuni impegnati nella redazione della versione “Alfa”.

Un primo passo reso possibile grazie ad un servizio di orientamento gratuito svolto direttamente da Ancitel. l

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