Accordo raggiunto tra la Provincia di Siena, la Regione Toscana, la comunità montana Amiata-Val d’Orcia e i comuni di Piancastagnaio e Abbadia San Salvatore per lo sfruttamento geotermico in Amiata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 ottobre 2006 19:07
Accordo raggiunto tra la Provincia di Siena, la Regione Toscana, la comunità montana Amiata-Val d’Orcia e i comuni di Piancastagnaio e Abbadia San Salvatore per lo sfruttamento geotermico in Amiata

In attesa dell’accordo di programma con l’Enel, infatti, gli enti locali hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per assicurare l’approvvigionamento di calore, a costi competitivi, all’azienda Floramiata e all’area amiatina.

«Un passo concreto dopo un lungo confronto verso una gestione controllata in Amiata della risorsa geotermica che da un lato continui ad assicurare calore alla più grande azienda florovivaistica della Toscana e dall’altro getti le basi per un miglioramento ambientale e una bonifica delle aree coinvolte», così il presidente della Provincia Fabio Ceccherini che ha firmato il protocollo insieme all’assessore regionale all’ambiente, Marino Artusa, al presidente della Comunità montana dell’Amiata, Giuliano Simonetti, ed ai sindaci di Abbadia S.S., Lorenzo Avanzati, e di Piancastagnaio, Fabrizio Agnorelli.

Nel documento sono contenuti i limiti e i metodi di utilizzo della risorsa geotermica, la proroga dell’apertura della centrale PC2 di Piancastagnaio, funzionale alla realizzazione del nuovo termodotto PC3 in località Casa del Corto. “Entro il marzo 2007 - si legge - dovranno essere individuate e formalmente definite le modalità autorizzative e conseguentemente i tempi necessari alla realizzazione delle opere, compresa la possibilità di utilizzo del vapore ai fini del teleriscaldamento”.

«Grazie al lavoro di tutte le istituzioni coinvolte è stato possibile finalmente mettere dei punti fermi per quanto attiene lo sfruttamento geotermico in Amiata - è il commento di Giuliano Simonetti, presidente della Comunità montana -, con l’obiettivo che la geotermia non sia solo una risorsa a vantaggio della produzione di energia elettrica a fini industriali ma possa essere sfruttata, con il teleriscaldamento, anche per attività civili».

«E’ una risposta alle due emergenze che la geotermia crea in Amiata, quella occupazionale e quella ambientale, entrambe importanti per la comunità - è il commento del sindaco di Piancastagnaio Fabrizio Agnorelli -. Mi auguro che rapidamente si arrivi all’accordo di programma con l’Enel e che vi siano contenuti tutti i punti espressi in questo documento».

«Con questo atto - dice il sindaco di Abbadia S.S. Lorenzo Avanzati - si stabilisce come non ci sarà alcuno sviluppo geotermico nel comune di Abbadia e questo è un risultato eccezionale che deriva dalla posizioni espresse in passato sulla dismissione controllata».

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