-33% per il canone dei cartelli pubblicitari e -79% per quello delle frecce indicatorie

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 settembre 2006 14:37
-33% per il canone dei cartelli pubblicitari e -79% per quello delle frecce indicatorie

Firenze, 7 settembre 2006- Passano rispettivamente da 100 a 150 euro (impianti da 3 a 4,5 mq) e, a seconda della tipologia delle strade provinciali, da 380 a 80, da 300 a 60 e da 200 a 40 euro per le pre-insegne.

Questi alcuni dei risultati centrati da cartellonisti e insegnisti di Confartigianato Imprese Firenze, in collaborazione con le associazioni nazionali del settore, al termine di un confronto-scontro con la Provincia di Firenze iniziato nel 2004 e da poco concluso con la modifica del Regolamento Cosap e del relativo piano tariffario che interessano, in tutto il territorio provinciale, 275 imprese artigiane concentrate prevalentemente (59%) a Firenze.

Recepita, inoltre, la richiesta di modifica di classificazione della categoria di alcune strade, intesa a legare il criterio di importanza all'effettivo volume di traffico, ovvero l’importo del canone alla “commerciabilità” della strada determinata dal volume di traffico.

Respinta invece la richiesta di esonero delle insegne di esercizio dal canone, ma le tariffe, già basse, sono state ulteriormente ridotte.

Grande la soddisfazione espressa da Leonardo Bonciani, Presidente dei Grafici di Confartigianato Imprese Firenze, nonché Vicepresidente dell’Associazione, che si dichiara soddisfatto dei risultati raggiunti e del ruolo rivestito da Confartigianato, unica organizzazione sindacale ad aver partecipato al tavolo di lavoro che ha portato alla revisione collaborativa del Regolamento.

"Anche di fronte a questi risultati positivi, la nostra azione di confronto e mediazione nei confronti della Provincia di Firenze non è affatto conclusa” dichiara Bonciani.



“Per quanto concerne i canoni pregressi per gli anni 2001/2002/2003 la norma modificata, pur escludendo il 2001, ha di fatto confermato il pagamento per le ultime due annualità. Una situazione surreale visto che il pagamento dei canoni non era stato richiesto in precedenza. In breve gli installatori dovrebbero ricoprire nei confronti della loro clientela il ruolo di esattori pro Provincia, trovandosi invero nella condizione di pagare direttamente tali crediti in quanto al tempo non inclusi in preventivo, crediti che, peraltro, si configurano illegittimi poiché richiesti retroattivamente” conclude Bonciani.

In evidenza