Agricoltura: 4 milioni per l'energia da biomasse

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 maggio 2006 19:39
Agricoltura: 4 milioni per l'energia da biomasse

La Regione stanzierà 4 milioni di euro per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nelle aree rurali. Lo ha annunciato in Consiglio regionale l’assessore all’agricoltura Susanna Cenni illustrando le linee di indirizzo del “Programma degli investimenti sulla produzione di energia per le aree rurali”. Il progetto riguarda l’impiego di biomasse agroforestali per la produzione di energia elettrica e la cogenerazione. “Si tratta – ha detto l’asessore Cenni – di agire in un contesto nazionale e comunitario per ridurre le emissioni nocive da impiego dei combustibili fossili, il cosiddetto effetto serra, così come previsto dal protocollo di Kyoto”.
L’assessore ha ricordato che le fonti rinnovabili sono importanti per svincolarsi dalla dipendenza da altri paesi.

In questo contesto “si tratta – ha proseguito – di valorizzare le risorse locali” e di raggiungere, nel 2010, l’obiettivo del 22% di contenimento delle emissioni grazie all’impiego delle biomasse. “Non è un obiettivo impossibile – ha spiegato l’assessore; - il territorio della Toscana, coperto per quasi il 50% da boschi, può garantire una grande quantità di materia prima, quali la potatura dei boschi e quelle delle coltivazioni agricole”. A queste dovranno aggiungersi le colture non alimentari, le cosiddette “no food”, appositamente dedicate, che rappresentano “un’opportunità di diversificazione del sistema agricolo regionale in linea con la riforma delle politiche agricole comunitarie (Pac)”.


L’importo massimo finanziabile, con la formula del contributo in conto capitale, è stato stabilito in 400 mila euro per ogni singolo progetto. Ai contributi potranno accedere solo gli enti pubblici che presenteranno progetti per la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da biomasse. Altre possibilità di interventi finanziari regionali saranno presenti nel Piano di sviluppo rurale”.
“È un documento apprezzabile, che interviene in una fase di profonda riconversione delle produzioni agricole tradizionali”.

Lo ha detto Pier Paolo Tognocchi (Margherita). Tognocchi ha chiesto che gli impianti siano realizzati vicini ai luoghi di produzione delle materie prime. “È giusto prevedere consorzi a capitale pubblico – ha aggiunto – ma con la partecipazione significativa del mondo agricolo”.
“La Giunta regionale nel piano di investimenti sulla produzione di energia nelle aree rurali dovrà favorire le massime sinergie fra la ricerca sviluppata dalle università e dai centri pubblici di ricerca e la progettazione degli impianti, per utilizzare le migliori tecnologie e favorire la crescita di esperienze imprenditoriali per la produzione energetica da biomasse”.

L’impegno è contenuto in una risoluzione approvata con i voti favorevoli dei gruppi di maggioranza e di Rifondazione comunista. Il centro-destra si è astenuto. La Giunta dovrà favorire lo sviluppo degli impianti nelle aree dedicate al florovivaismo e promuovere la diffusione di colture di qualità per la produzione di biomasse. Perplessità sulla risoluzione sono state espresse da Piero Pizzi (Forza Italia), perché gli agricolturi sarebbero esclusi dai finanziamenti per l’acquisto di macchine.

“E’ necessario che il consumo di energia nella nostra regione sia anche capito dal punto di vista culturale, senza confondere, per esempio, l’energie elettrica con altre forme”, ha detto Ilio Pasqui (Ds).

“All’interno del bando deve essere inserito un criterio territoriale”.
Per il consigliere Alessandro Antichi (FI), si tratta di una buona idea che non deve però finire nell’archivio delle buone intenzioni”. “Non ci deve essere dispersione di energie per un’attività che ha bisogno di grande attenzione”, ha affermato. “Fondamentale – ha concluso il consigliere – sarà la localizzazione sul territorio degli impianti, che può influenzare la capacità di buon funzionamento degli impianti”.


Nella sua replica l’assessore reionale Susanna Cenni ha spiegato come “questo progetto punti a valorizzare la filiera agro-alimentare della nostra regione”. “Verranno premiati i territori che saranno più virtuosi nel presentare progetti”.

Notizie correlate
In evidenza